Le più importanti tappe della storia della Regione LAZIO

La storia della regione è legata indissolubilmente a quella di Roma, fondata nell'VIII sec. a.C. e successivamente a quella della Chiesa.
Originariamente il Lazio (Latium vetus) comprendeva solo il territorio abitato dai Latini; il termine fu poi esteso anche alle zone popolate da Ernici, Volsci ed Equi. Agli albori della civiltà romana, durante il regno dei leggendari sette Re di Roma, gli Etruschi si alternano ai latini nel governo della città e influenzano molto la cultura, la politica e la vita sociale della nascente potenza.
Dal VI al I secolo a.C. a Roma si instaura la Repubblica, che terminerà di fatto con la proclamazione di Giulio Cesare dittatore a vita nel 45 a.C. Fu in epoca imperiale, con Ottaviano Augusto (fine I secolo a.C.) che Lazio e Campania furono costituiti in prima regione italica.
Dal V secolo in poi, venendo meno l'Impero occidentale, Roma e il Lazio subirono l'invasione delle popolazioni barbariche e rimasero sotto la sovranità di Costantinopoli, che nel frattempo era divenuta il centro di controllo politico e commerciale dell'impero d'oriente.
La formazione del potere temporale della Chiesa nel Lazio inizia nell'VIII secolo, con la donazione al Papa, da parte del re longobardo Liutprando, del Castello di Sutri nel 1728.
L'apogeo del potere temporale si avrà nel XIII secolo, durante il cosiddetto periodo teocratico inaugurato da Innocenzo III e concluso da Bonifacio VIII, che nel 1300 indice il primo grande Giubileo.
Dal 1309 al 1377 la sede papale si trasferisce ad Avignone in Provenza e successivamente lo Stato della Chiesa si riorganizza e fortifica politicamente e militarmente.
Durante l'epoca risorgimentale lo Stato della Chiesa, sotto il pontificato di Pio IX, venne progressivamente sottratto al controllo del Pontefice (Emilia, Romagna, Marche, Umbria e Lazio), fino alla conquista di Roma nel 1870 da parte del neonato Regno d'Italia e la sua proclamazione a capitale nel 1871.

Con una tale storia alle spalle, viene spontaneo pensando a Roma che l'unica vera attrazione del Lazio sia solo il grande e irresistibile richiamo della "Città Eterna", capitale della cristianità, sede del Papato, incomparabile contenitore di capolavori architettonici e artistici del mondo antico. Ma il Lazio non significa solo Roma, bensì tante altre bellezze. Una regione di grande fascino naturalistico e ambientale, con una straordinaria varietà di paesaggi: ampie spiagge, grandi pinete, monti come il Terminillo, dolci colline ed estese pianure. Una regione ricca di monumenti dell'arte che ricordano con rara immediatezza la lunga, straordinaria storia di questa regione. A Tarquinia, Cerveteri e Tuscania necropoli e musei ricordano l'antico e misterioso popolo degli Etruschi (VII-VI secolo a.C.) che dominò l'Italia centrale prima dell'ascesa di Roma. Le testimonianze della romanità e delle successive epoche storiche sono innumerevoli fuori Roma, nelle altre province del Lazio e negli stessi capoluoghi: Rieti, Viterbo, Latina e Frosinone. Ricordiamo solo la splendida, grandiosa Villa Adriana di Tivoli (dove si trova anche la rinascimentale Villa d'Este), il secentesco Palazzo Barberini di Palestrina, la Cattedrale di Anagni. La stessa grandiosità della religiosità romana sembra proiettarsi e duplicarsi fuori Roma: nelle Abbazie di Montecassino, di Casamari, di Fossanova e nei monasteri di Subiaco, luoghi cari a San Benedetto da Norcia. Dunque, il Lazio una Regione da visitare interamente.