Il Parco nasce dall' esigenza
di difendere e presentare al mondo, in tutta la sua
maestosità, uno dei vulcani più noti: il Vesuvio.
Esso è un tipico esempio di vulcano a recinto, costituito da
un cono esterno tronco, il Monte Somma, oggi spento, all'
interno del cui cratere si trova un cono più piccolo,
rappresentato dal Vesuvio, ancora attivo. Il territorio,
ricco di bellezze storico-naturalistiche, vanta una
produzione agricola unica, per varietà e originalità di
sapori. |
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L' artigianato vesuviano ha
radici antiche. Porta con sé le tracce di una attività
gloriosa, al limite dell' arte, e che talvolta si è
addirittura confusa con essa dando notevole impulso ad un
vero e proprio artigianato artistico. Riconosciuto e
apprezzato per la qualità della lavorazione e l'uso di
materiali fortemente compromessi dalla presenza di un vicino
così tanto dirompente, l' artigianato vesuviano è frutto di
tenace lavoro: coralli e cammei, pietra lavica, rame e
metalli vari sono montati o incisi, scolpiti, forgiati da
abili mani guidate da una sincera passione.
I territori vesuviano e sommano si differenziano per alcuni
aspetti ambientali e si accomunano per altri, in particolare
per la forte antropizzazione che caratterizza i versanti più
bassi di entrambi i rilievi. Per quanto attiene le
differenze, va detto che il primo si presenta più arido e
assolato, con una tipica vegetazione spontanea di tipo
mediterraneo, pinete artificiali e boschi di leccio; il
secondo è più umido e vanta una vegetazione boschiva che
ricorda quella di tipo appenninico, con boschi misti di
castagno, querce ontano, aceri e lecci; tra questi si
incontra, anche se raramente, la splendida betulla, presenza
davvero inconsueta in un ambito mediterraneo. L' elenco
floristico comprende ben 906 specie diverse. Tra queste sono
da evidenziare presenze di grande interesse, quali ad
esempio, l' Acero napoletano, l' Ontano napoletano, ed
Helicrhysum litoreum, particolarmente frequente sul Vesuvio.
Da segnalare anche l' alto numero di specie di orchidee, ben
23, e la ginestra, presente anch' essa in diverse specie:
Genista tinctoria, Genista aetnensis, quest' ultima
importata dall' Etna nel 1906 e oggi ampiamente distribuita
su tutto il territorio
vesuviano.
Il complesso vulcanico Somma-Vesuvio è stato da sempre
frequentato dall' uomo che, nel tempo, vi ha disegnato una
fitta rete di sentieri. Alcuni di questi purtroppo sono
stati sepolti da "colate" di asfalto, altri sono stati
abbandonati e se ne sono perse le tracce, altri ancora,
invece, si conservano e il Parco li sta recuperando e
attrezzando per la visita. Il Parco nazionale del Vesuvio è
dotato di una rete di 15 sentieri, di cui nove già messi in
sicurezza e allestiti, più alcuni stradelli cosiddetti di
avvicinamento, che permettono al visitatore di vivere le
bellezze e le peculiarità offerte dallintero complesso
vulcanico Somma-Vesuvio e garantiscono ai meno come ai piú
esperti di godere del contatto profondo con la magia del
paesaggio vesuviano. Ci sono sentieri natura pensati
circolari con mete individuate a seconda del grado di
difficoltà e del tempo di percorrenza, sentieri panoramici
di ascesa al cratere del Gran Cono, un sentiero educativo e
un sentiero agricolo. I sentieri sono stati allestiti con
una segnaletica che li rende facilmente fruibili e con una
cartellonistica che offre informazioni sulle caratteristiche
del percorso, sulle valenze geologiche e naturalistiche e
sulle emergenze storiche. Per la messa in sicurezza si sono
applicate le tecniche e i metodi a basso impatto ambientale
dell ingegneria naturalistica.
Tratto dal sito della regione Campania -
Parco Nazionale del
Vesuvio |