Le più importanti tappe della storia della Regione VENETO

Il Veneto circonda e incanta il visitatore con la sua affascinante natura, dalle spettacolari Dolomiti ai sorprendenti paesaggi acquatici del Po, dall'azzurro e ventoso lago di Garda alla dorata Costa Adriatica, per poi catturarlo con l'arte e la cultura delle sue meravigliose città: La romantica Verona, con le memorie immortali di Giulietta e Romeo, la raffinata Vicenza, patria del grande Palladio, la vivace e colta Padova, con la sua antichissima Università, la "gioiosa" Treviso, dai bei palazzi medioevali, Rovigo, l'antica Vicus Rodae romana e naturalmente, Venezia: la città lagunare, patrimonio comune di tutta l'umanità, da oltre mille anni attira e stupisce viaggiatori, artisti e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.

I primi significativi insediamenti in Veneto si hanno nel V e IV millennio aC. La successiva età del Bronzo è caratterizzata dall'intensificazione degli scambi commerciali e da processi di crescita demografica sulle coste del lago di Garda, nelle zone collinari e lungo i fiumi.
Dal 1200 al 900 aC, emerge la cultura "Paleoveneta", che inizia intense relazioni con i popoli circostanti fino ad affermare la propria funzione mediatrice tre i commerci etruschi e greci. Sorgono infatti nuovi centri (Vicenza e Adria), con un occhio di riguardo con le regioni germaniche.

Durante il V secolo a.C. la società veneta è ormai pienamente sviluppata e per scrivere la lingua veneta viene utilizzato l'alfabeto etrusco. Le pressanti incursioni celtiche, spinsero i veneti ad allearsi a Roma per difendere la loro autonomia; Dopo aver occupato militarmente il territorio, tra il 200 e il 180 aC, i romani intervennero presso gli alleati veneti attraverso la consueta opera di "romanizzazione", sviluppando la rete stradale ed, in seguito, insediandovi una densa rete di centri urbani.
Dal III sec. d.C. il Veneto fu sottoposto alle vicende storiche comuni alle altre regioni dell'Italia settentrionale: invasioni barbariche, stanziamenti germanici, franchi, incursioni magiare.
Ma la proliferazione, fitta e culturalmente vivace, di città, borghi, castelli, domini ecclesiastici (anche in vallate periferiche come l'Ampezzano, il Cadore, i Sette Comuni, la val Venosta), impedì nel Veneto lo svolgimento di una storia regionale unitaria fino agli scorci del medioevo.
Nell'XI secolo la flotta lagunare collaborò con quella bizantina ottenendo in cambio crescenti privilegi commerciali a Costantinopoli. Alla fine del XII secolo il prestigio e la potenza di Rialto raggiungono un livello altissimo: nel 1177 si incontrano qui il Papa e Federico I per porre fine al conflitto tra Chiesa e Impero. Nel 1204 Costantinopoli viene conquistata da lagunari e crociati, che si dividono l'impero bizantino, dando vita all'Impero latino d'Oriente. Rialto assume il nome di Venezia, simbolo di un progetto di egemonia economica sul proprio entroterra; la peste, le crisi politiche e la distruzione di Chioggia da parte dei genovesi, fecero del '300 un secolo drammatico, ma la successiva vittoria proprio sui genovesi, sancisce il dominio del Mediterraneo centrale e orientale; mentre quella su Milano, per il controllo del territorio che si estende da Bergamo alla Dalmazia, fanno di Venezia la maggiore potenze italiana e mediterranea.

Nel 1420 viene superata, dopo più di otto secoli, la frattura tra l'entroterra e la laguna, ponendo così fine alla frammentazione in comunità politiche in competizione fra loro. La Repubblica di Venezia riuscì così ad unificare territorialmente, amministrativamente e linguisticamente la maggior parte del Veneto, dall'Adda all'Isonzo, anche se le città di terraferma non furono mai chiamate dall'oligarchia veneziana a partecipare alla direzione politica dello Stato. Nel '600 l'economia veneta partecipa alla crisi generale dell'Italia settentrionale, alle cui attività commerciali, manifatturiere e bancarie si chiudono progressivamente i mercanti transalpini. Venezia e i centri manifatturieri veneti conservano una posizione di rilievo nei mercati del Mediterraneo orientale, anche se il progressivo declino dell'impero ottomano offrirà minori opportunità.

Caduta la Repubblica di Venezia nel 1797, il Veneto storico passò alla Corona austriaca, poi (1805) al Regno Italico, assumendo subito la caratteristica di oppositore ai governi centralisti. Declina parallelamente il ruolo metropolitano di Venezia, solo in parte compensato dalla crescita di Verona e Padova, a poli commerciali e culturali; con la Restaurazione fu incorporato nel Regno lombardo-veneto (1815) e dopo la terza guerra d'Indipendenza fu annesso al regno d'Italia (1866).
Nella prima guerra mondiale il Veneto fu occupato dagli Austro-Ungarici fino al Piave (1917-1918). Se il periodo tra le due guerre mondiali vede innescarsi un processo più incisivo di trasformazione della società veneta in senso industriale-urbano, la seconda guerra mondiale colpisce un'economia dinamica e in trasformazione da dalle fondamenta ancora fragili.
Ciò nonostante, oggi con il 7,5% della popolazione italiana, il Veneto realizza il 9% della produzione agricola, l'8% di quella industriale, e il 13% dei ricavi del turismo. È forte poi il grado di apertura della regione ai flussi economici internazionali: 12% delle esportazioni italiane, 21% degli introiti del turismo straniero.