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Con una superficie comunale di 19,61 kmq, al confine col Molise, è attivo centro industriale, agricolo e commerciale. La sua marina è un luogo di villeggiatura estiva. la storia antica di san salvo si sviluppò pienamente nel corso del I° millennio a.C. grazie soprattutto all'avvento della cultura italica (frentana nello specifico). La conquista e la conseguente romanizzazione della regione costituirono in seguito le premesse per un intenso processo di urbanizzazione, che interessò la bassa valle del Trigno e il circondario di Histonium soprattutto nei secoli I° e II° d.C. L'evento più significativo successivo al mille fu senza dubbio l'insediamento (1257 circa) dell'Abbazia Circestense di S. Vito del Trigno i cui monaci furono autori di importanti opere di bonifica con conseguente ripresa economica. S. Salvo viene tutt'ora definita la "Terra dell'Abbazia", in quanto la loro costante presenza ne ha modellato lo schema urbano (con la chiesa parrocchiale al centro). L'800 e il 900 hanno visto una costante ripresa economica ed è tuttora considerata cittadina abruzzese a più veloce accrescimento demografico. Uno dei riti più diffusi legato all'esistenza del monastero di Sant'Angelo in Trivento, è quello di san Michele Arcangelo, così come erano popolari nel basso medioevo quelli per un "San Salvo" confessore e pontefice la cui festa veniva festeggiata il 10 settembre. Anche le celebrazioni di San Vito e Sant'Antonio (nel mese di giugno) sembrano risalire al periodo medievale mentre più recenti sono le feste di San Rocco, San Nicola, San Carlo, San Sebastiano e San vitale. Alla festa di San Vitale, che oggi è patrono della città, sono legate importanti tradizioni quali "le sagne" al mulino e i "taralli" (in origine impastati senza lievito) in ricordo probabilmente del pranzo un tempo offerto ai poveri in occasione delle festività.