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Con una superficie di 34,18 kmq, Il Comune, non lontano dalla Val di Sangro, fonda la propria economia su un'intensa attività agricola ed allevamenti di bestiame e risulta particolarmente ricco di uliveti. Paglieta trae il suo nome dal derivato latino di Castrum Palletae, ovvero balle di fieno. L'attuale abitato, sul cui territorio sono stati rinvenuti reperti di epoca preromana e romana, compare per la prima volta, come Palletum o Castrum Palletae (da palea, "balla" di cereali"), nella seconda metà del XII secolo. Secondo la tradizione locale invece l'etimologia del nome deriverebbe dal fatto che il primo nucleo del paese, fondato dalle popolazioni disperse in seguito alle scorrerie dei Saraceni, era formato da case con tetti di paglia. Feudo della città di Lanciano, nel 1533 venne donato dall'imperatore Carlo V a Rodorico Arripalda. Successivamente, dopo essere appartenuto a diversi feudatari pervenne alla famiglia Pignatelli a cui rimase sino alla dissoluzione della feudalità.