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Con una superficie comunale di 56,35 kmq, la "nobile città di pietra", come la definì G. D'Annunzio, si adagia su una dorsale ai piedi della Majella, in un territorio di natura argillosa segnato da profondi calanchi. L'insediamento ha origini antichissime, attestate dalla presenza di necropoli preistoriche nei dintorni dell'abitato che, noto come Grellem, si sviluppò nell'Altomedioevo grazie alla colonizzazione monastica benedettina. Nei secoli XIV e XV la sua economia fu particolarmente florida, e tale benessere si percepisce dal ricco patrimonio d'arte custodito nel paese. Nel perimetro delle vecchie mura, tra interessanti palazzi seicenteschi e settecenteschi, spicca la splendida chiesa di Santa Maria Maggiore, un magnifico simbolo dell'Abruzzo mariano. La facciata tardo-duecentesca, in pietra della Majella, è dominata dalla maestosa torre campanaria; il finestrone e il portale, all'interno della cui lunetta si trova uno splendido gruppo dell'incoronazione di maria, sono della fine del trecento. Sul fianco destro dell'edificio, protetto da un portico, vi è affresco Andrea delitio (1473), raffigurante San Cristoforo; sul fianco sinistro, sotto una loggia, si ammira uno splendido affresco, anch'esso quattrocentesco, raffigurante la Madonna col bambino. Dall'interno della chiesa, che ha le forme barocche, si accede ad un interessante Museo d'Arte sacra, nel quale si conservano sculture, dipinti, arredi lignei e parte di una famosa croce argentea di Nicola da Guardiagrele. Adiacente all'edificio la chiesa di San Rocco, con importanti archi quattrocenteschi in pietra, attribuiti a maestranze germaniche. Da visitare le chiese di san Francesco e Santa Chiara: la prima ha la facciata arricchita da uno splendido portale quattrocentesco e, all'interno, arredi lignei barocchi, pregevoli sculture e un sarcofago del '300 adattato ad altare; la seconda presenta una pregevole architettura settecentesca. Nel paese, che nel Medioevo e nel Rinascimento fu un importante centro per la lavorazione della pietra e dei metalli, e tuttora viva la produzione di capolavori artigianali (testate di letti e cancelli in ferro battuto, nonchè bracieri, conche, mestoli ed altri oggetti in rame lavorato); il meglio del lavoro guardiese si può ammirare nel mese di agosto in occasione della Mostra Mercato dell'Artigianato della Majella.