Capacità ricettiva

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Il paese, ubicato nel Subappennino Frentano presenta una superficie comunale di 21,89 kmq e conta 4000 abitanti. Fu Fondato dai Longobardi ed in seguito, donata ai Caraciolo. La città si è sviluppata in seguito al fenomeno dell'incastellamento in cui gli abitanti sparsi nella zona vennero progressivamente a stabilirsi entro le mura di un castello per avere protezione nel corso delle frequenti guerre o durante le incursioni dei pirati. Inoltre uno dei principali collegamenti tra la Sabina e l'alta valle dell'Aterno con i pascoli pugliesi passava prorio sul territorio; ben si comprende, quindi, l'importanza feudale ricoperta dal "castellum" per il controllo dei traffici commerciali attinenti alla pastorizia e per l'esazione delle gabelle che ne erano la naturale conseguenza. Tra il quattordicesimo e il quindicesimo secolo, il feudo non viene più chiamato Castellum Novum, ma Castrum Novum: questo cambiamento di denominazione è molto importante perché con il termine Castrum si indica un centro abitato circondato da opere di difesa e fortificazioni, con una popolazione stabile che era andata crescendo a scapito dei villaggi circostanti. Nel diciassettesimo secolo Castel Nuovo, come altre parti del Regno, fu toccato da una tremenda sciagura: la peste, che in pochi mesi arrivò quasi a dimezzarne la popolazione. Con l'ascesa al trono di Napoli di Carlo III di Borbone e con la illuminata signoria dei Caracciolo, iniziò per Castel Nuovo un periodo di benessere e di grande sviluppo. Ne fanno fede la relativa agiatezza di tutte le classi sociali, il fiorire di alcune cospicue e nobili famiglie (fra le quali spiccavano i Crognale, i Vergilj e i Lauro) e il fervore edilizio che cambiò letteralmente volto al paese. I cambiamenti dovuti alle riforme napoleoniche e la dura repressione dei Borbone, favorirono anche tra gli abitanti di Castel Nuovo degli ideali liberali e risorgimentali che avrebbero portato all'unità d'Italia. Con la costituzione del Regno d'Italia, Castel Nuovo cambiò nome e divenne, in virtù del Regio Decreto del 10 gennaio 1864, Castel Frentano. Oggi il panorama socio-economico di Castel Frentano è vivacizzato da attività commerciali e produttive che affiancano le ricche produzioni agricole, favorite da sempre dal clima mite e dal territorio fertile.