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Con una superficie comunale 18,13 kmq, il comune di Bomba è un punto di riferimento turistico sia per le bellezze artistiche che per l'ambiente. Il paese è noto in modo particolare per la presenza del lago del Sangro che viene chiamato ormai semplicemente Lago di Bomba. La città sorge alle pendici del Monte Pallano, che in epoca preromana accolse un importante insediamento abitativo (sono da vedere l'imponente muraglia megalitica del V-IV sec. a.C. e l'area ellenistico-romana). Oltre che per l'importanza archeologica, Boma è nota per aver dato i natali, nel secolo scorso, ai fratelli Spaventa (Silvio, patriot, e Bertrando, filosofo). Nel borgo, che ha mantenuto la struttura originaria, sono da vedere: la chiesa settecentesca di Santa Maria del Popolo, nel cui interno, decorato da stucchi di C. Piazzoli e A. Terzani, si conservano splendide tele del pittore napoletano L. De Maio; il cinquecentesco palazzo baronale; l'interessante Museo Etnografico. Il paese è noto come centro abruzzese del culto di san Mauro, monaco e discepolo di San Benedetto, conosciuto per la pratica penitenziale e per le virtù taumaturgiche. Il santuario (XVII sec.), andato distrutta nella seconda guerra mondiale, è stato ricostruito in località Vallecupa, sulla riva del fiume Sangro; vi si conserva la statua del santo (terracotta policroma del XVII secolo), venerato in tutta la valle per le miracolose guarigioni concesse soprattutto in caso di malattie alle ossa. In occasione della festa patronale, celebrata nell'ultima domenica di maggio, vi affluiscono migliaia di pellegrini, che usano strofinare le parti doloranti con l'olio benedetto conservato in una pietra cava del santuario.