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Situato a ridosso di una collina, a 17 km dal mare e' importante centro per allevamento, colture di viti, olivi e cereali, con una superfice comunale di 11,19 km2 e 1364 abitanti. Le prime casupole sorte sulla collina pare risalgano al periodo della seconda guerra punica,quando le truppe romane dirette in Puglia attraverso la strada piu' facile, il tratturo, dovettero qui fermarsi per svernare. Dal nome del loro comandante Argellano o Asgellio prese il nome di Argello. Questa ipotesi sembra confermata dal ritrovamento nelle campagne, specie nella zona dei Carloni, di monete romane dell'epoca. Ma fu nel periodo Carolingio, quando in Italia si fece strada il feudalesimo, che Arielli fu racchiuso entro mura piu' sicure dalla costruzione di un castello che per stile, architettura ed uso si puo' riferire al periodo fra l'800 ed il mille (anche per la somiglianza con analoghe costruzioni francesi della Loira). Non sappiamo chi l'abbia costruito. Abbiamo notizie affidabili solo sul suo possessore nel 1145, il Conte Boamondo di Manoppello che per la sovvenzione delle Crociate per il suo feudo di Argello fu tassato di un soldato a cavallo, pari ad una consistenza di circa 24 famiglie. E' probabile che nel 1173 ne fosse proprietario Loritello Normanno e nel 1395 la famiglia della nobildonna Benvenuta d'Ariello. Dal 1401 al 1528 fu concesso alla citta' di Lanciano. Dopo che la proprieta' del feudo di Arielli fu tolta nel 1528 alla Citta' di Lanciano si susseguirono diversi proprietari fra cui sono da ricordare: il Principe Filippino Doria, che probabilmente l'amministro' tramite suoi procuratori ed il Barone Luca Andrea Arcuzio Resio che nel 1561 fece restaurare il Castello e lo rinforzo' (scrive l'Antinori: "da castello diruto lo ridusse a palazzo"). Nel 1761 da una scissione della Parrocchia di San Michele Arcangelo fu creata nel territorio di Villarielli, amministrativamente legato alla "Universita' di Arielli", come erano allora chiamati i comuni, la Parrocchia di San Matteo. Nel 1870 da una ripartizione del territorio di Arielli fu creato il Comune di Villarielli, ora denominato Poggiofiorito. Nel 1904 il castello di Arielli, dopo circa due secoli di abbandono (l'ultima che l'aveva stabilmente abitata era stata la Duchessa Angelica Monte, morta nel 1720) crollo' e, passata la proprietà al Comune cui era stato donato dagli eredi dei Crognali, ultimi proprietari, ne furono rimossi i ruderi con la realizzazione dell'odierna Piazza Crognali. Molti di noi ricordano ancora con una stretta al cuore i disastri della guerra 1940-45, che ridusse Arielli un cumulo di macerie e causo' molti morti, ma la volonta' e la laboriosità dei cittadini ariellesi ebbe la meglio su tutte le disgrazie e la ricostruzione e' stato un miracolo dell'alacre lavoro di tutti i cittadini che ora con soddisfazione possono ammirare e vivere in una cittadina moderna ed attiva, proiettata brillantemente nel terzo millennio.