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Fra i primi paesi abruzzesi verso il confine laziale, alle pendici nord-occidentali dei monti Simbruini, c'è Pereto. Come tutti i paesi molto antichi ha una leggenda di fondazione. Le genti di Cacume e Murbanu, due villaggi un tempo esistenti in montagna, dopo essersi distrutti vicendevolmente nel corso della stessa notte, raccolsero le poche cose rimaste e vennero a popolare Pereto. Questi profughi diedero vita, secondo la tradizione, ai rioni di Paghetto e pe' la 'Ota. Quanto di vero ci sia in questa storia nessuno lo potrà ma dire; quel che è certo è che una località di nome Pereto esisteva già nel 997 lungo i confini dei possedimenti dell'abbazia benedettina di Subiaco; mentre notizie di Murbanu e Cacume si hanno a partire dal 1273, per il primo, e da fine trecento per il secondo. La presenza dell'uomo nel territorio di Pereto è segnalata da alcuni reperti dell'età del Bronzo (3 mila anni fa). Resti protostoici e d'epoca romana sono frequenti nella campagna e ai piedi del paese dove si vedono ancora gli avanzi di edifici in opera poligonale del 3° tipo (I sec a.C.). Altre tracce d'epoca classica sono le epigrafi murate nella facciata della chiesa parrocchiale di San Giorgio. Solo nel 1096 si fa menzione di Pereto come luogo abitato, anno in cui fu donato dalla contessa Aldegrima, vedova del conte dei Marsi Rainaldo, al monastero di Montecassino. I Normanni lo trasformarono in terra di conquista dividendolo tra cinque feudatari. Poco dopo, Federico II (sec. XIII), trasformò l'intero Carseolano in una base d'operazioni contro lo stato pontificio, e in questa circostanza le fortezze di Pereto e di Oricola vennero amministrate da Galvano Lancia e Federico d'Antiochia, congiunti dell'imperatore svevo. Dopo di loro fu la volta degli Orsini contrastati dai Montanea, i Colonna ed infine i Maccafani, trapiantatisi a Pereto per lo meno dalla metà del secolo XV. A Pereto si può visitare il Castello con le sue ampie torri. La meravigliosa Chiesa di San Giovanni e la Chiesa Madre di San Giorgio, il Santuario della Madonna dei Bisognosi situato su un colle panoramico nel mezzo del confine tra Pereto e Rocca di Botte. Il borgo medioevale con le sue vie e viuzze, scale e scalette, archi e portali meravigliosi e le mura di cinta che li raccoglie tutte.