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Facilmente raggiungibile dal casello A1, uscita per Attigliano, il piccolo centro è posto sulla superficie di un sistema collinare che degrada verso il fiume Tevere. Il toponimo deriva dall' esistenza di un tempio dedicato a Giove, divinità alla quale erano consacrati molti colli ancora prima della divisione etnica fra Umbri ed Etruschi. Il territorio era abitato sin dall' epoca romana e lo testimoniano numerosi reperti archeologici (tombe, resti di edifici, monete, ecc.) ed il porto di S. Valentino sul Tevere. Dell' età medioevale rimangono parte della cinta muraria, ed alcuni torrioni. Nei documenti del tempo (il primo è datato 8 agosto 1191), viene trascritto con il nome di Castel di Juvo (o Jugo) o anche di Giove. Si sa che il Castello, per la sua posizione, fu sempre conteso tra i Comuni della zona, la Chiesa e i signori di Alviano. Nel 1328, Papa Urbano VI lo assegnò a Pietro Conte di Anguillara, togliendolo al dominio di Orvieto. Nel 1465 gli Amerini occuparono il Castello e lo consegnarono a Paolo II Farnese.