Capacità ricettiva

Camere n. --
Suites n. --
Bagni n. --
Sale Riunioni: --
Sale Convegni: --

Servizi

Clicca sule icone per vedere le immagini ingrandite
Comune della provincia di Livorno, sicuramente uno dei più gloriosi e antichi della fascia Tirrenica Toscana e, tra le località della Casta degli Etruschi, quello che conserva le maggiori caratteristiche storiche ed artistiche; sorge in amena posizione sulle colline in prossimità della costa degli Etruschi, Suvereto infatti trovandosi circondato da uno splendido e suggestivo paesaggio collinare, ricchi di boschi e macchia mediterranea e a soli quattro miglia dal mare, consente di avere i pregi di una vacanza combinata tra mare e collina. L’etimologia del nome Suvereto risale alla quercus suber, pianta ancora oggi visibile nei boschi del circondario, essa compare nello stemma comunale, nel cui campo è raffigurato un leone sovrapposto ad un sughero. Le sue origini, risalgono a prima dell’anno Mille, una prima mansione di Suvereto risale, infatti, al 923 in un documento redatto dal vescovo Uniclosio nella chiesa di San Giusto che ne fece, si pensa, una temporanea sede vescovile. A partire da XII secolo, dopo essere divenuto un feudo degli Atalberti, Suvereto appartenne alla famiglia degli Aldobrandeschi, come appare da un diploma datato 1221, firmato dall’imperatore Federico II. Furono infatti i conti Aldobrandeschi ,che , nel 1201, concessero la Carta Libertatis, con la quale si riconosceva agli abitanti del comune di Suvereto, una certa autonomia civile ed economica. Nel 1237, aderì alla lega ghibellina, patrocinata dalla lega di Pisa; nel 1339, Suvereto entrò a far parte della signoria di Piombino, fondata da Gherardo D’Appiano, che durante l’epoca napoleonica fu assegnata a Elisa Bonaparte Baiocchi. Nel 1815, il congresso di Vienna sancì la fine del piccolo stato, con la sua annessione al Granducato di Toscana e successivamente allo stato Italiano.