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Collesalvetti diventa comunità autonoma relativamente tardi, nel 1808, sotto il dominio francese. La storia di questo territorio è però più antica, come dimostrano le numerose testimonianze rimaste. Il territorio attuale corrisponde in buona parte a quello conosciuto nel medioevo come Piano di Porto e Colline, caratterizzato allora dalla presenza di numerosi comunelli e pievanie, ubicate sotto la Pieve di San Lorenzo in Piazza (oggi distrutta, ma che doveva trovarsi in prossimità di Torretta Vecchia, sulla via Aemilia Scauri: un territorio che arrivava allora fino al mare, e che comprende attualmente, accanto ad alcuni insediamenti sulle Colline, di origine antica, i grossi nuclei di Collesalvetti, Vicarello, Stagno. Alla nuova comunità, voluta dai Francesi, fu assegnato un territorio abbastanza ampio "sottratto" alle comunità di Pisa, Livorno e Rosignano, comprendente oltre a Collesalvetti le località di Castell'Anselmo, Colognole, Nugola, Guasticce, Vicarello, Parrana (S. Giusto e S. Martino) e Gabbro, con una popolazione (al 1808) di 3598 abitanti. Oggi nel territorio del comune è compresa Stagno, di più recente costituzione (anche se con origini antiche, legate alle vicende dell'Ospedale di San Leonardo, ostello per pellegrini durante il Medioevo), mentre non comprende più la frazione di Gabbro.