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Palaia sorge lungo la valle inferiore dell'Arno. L'economia locale si basa principalmente sull'agricoltura e sulle attività industriali nei settori tessili e mobilieri. Il nome della località deriva dal latino "palus" che letteralmente significa "palo", al quale venne aggiunto successivamente il suffisso "-aria" con il significato di "vivaio di piantoni". I primi insediamenti nella zona di Palaia risalgono con tutta probabilità all'epoca etrusco-romana, tuttavia l'effettivo consolidamento del borgo avvenne in epoca medievale. Durante il Medioevo il castello di Palaia si trovò al centro di un'aspra contesa tra le potenti città di Firenze, Pisa e Lucca, le quali intendevano estendere la propria giurisdizione al castello di Palaia per via della sua posizione strategica tra le valli dei fiumi Arno e Era. La contesa si risolse con interventi ripetuti degli imperatori germanici, nel 1191 di Enrico VI, nel 1209 di Ottone IV e infine Carlo IV che assegnò la giurisdizione politica sul borgo alla Repubblica di Pisa e il possesso di parte del castello di Palaia ai Vescovi di Lucca. All'inizio del XV secolo Palaia si consegnò alla città di Firenze, avendo quest'ultima aveva assediato e sconfitto precedentemente quella di Pisa. All'inizio del Settecento fu sotto il controllo dei Duchi di Lorena. La dominazione lorenese venne interrotta dall'invasione delle truppe francesi capeggiate da Napoleone Bonaparte che rimasero stanziate sul territorio fino al 1814, anno in cui il Trattato di Vienna assegnò la città di Palaia al Granducato di Toscana. Nel 1861 Palaia venne annessa al Regno d'Italia ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia.