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Capannoli sorge nella valle del fiume Era occupando anche una parte della riserva naturale dell'Alta Valdera. L'economia locale si basa prevalentemente sull'agricoltura e segnatamente sulla produzione vitivinicola e sull'allevamento di bestiame. Rilevante è l'attività di numerose industrie per la produzione di mobili per la casa. Il nome della località viene citato per la prima volta in un documento ufficiale databile all'anno 839 come "Capannule" e risulta probabilmente riconducibile al nome "Capanna". La fondazione del borgo di Capannoli avvenne in epoca medievale sotto la giurisdizione dei Conti della Gherardesca, i quali eressero un castello attorno al quale iniziò a formarsi la comunità di Capannoli. Alla fine del secolo XI il castello della Gherardesca venne ceduto al Vescovado di Lucca per volere della Contessa Matilde di Canossa. In tale periodo il borgo si presentava già ampiamente fortificato. Tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo Capannoli venne a lungo conteso tra le due potenti città di Pisa e Firenze. La contesa si risolse nel 1406 con la sconfitta della Repubblica di Pisa e la successiva annessione del borgo al contado fiorentino. Ormai stabilmente nell'orbita fiorentina Capannoli ne condivise la storia, trovandosi dapprima sotto il controllo dei Granduchi de' Medici e, all'inizio del Settecento, sotto quello dei Duchi di Lorena. Il periodo della dominazione lorenese venne interrotta dall'invasione delle truppe francesi guidate da Napoleone Bonaparte, che rimasero stanziate sul territorio di Capannoli fino al 1814, anno in cui il Trattato di Vienna assegnò la città al Granducato di Toscana. Nel 1861 Capannoli venne annessa al Regno d'Italia ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia.