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Fivizzano sorge nella Lunigiana orientale. L'economia locale si basa prevalentemente sulle attività agricole, dell'estrazione del marmo e sulle attività industriali nel settore della lavorazione della carta. La località può vantare una forte presenza turistica sia durante la stagione estiva che in quella invernale. Il nome della località deriva con tutta probabilità dal nome proprio di persona "Flavidius", al quale venne successivamente aggiunto il suffisso "-anus" indicante appartenenza. I primi insediamenti nella zona di Fivizzano risalgono all'epoca romana, tuttavia la documentazione storica relativa alla storia del borgo inizia dal Medioevo quando era sottoposto alla giurisdizione della famiglia feudale dei Malaspina che esercitarono il loro potere fino al 1316, quando essi dovettero cedere all'assedio condotto dal condottiero Castruccio Castracani. Nel 1404 i Malaspina riuscirono a riprendere il controllo del borgo che, a partire dal XIII secolo, cominciò a svilupparsi come presidio lungo la via che conduceva verso l'Emilia, divenendo ben presto un centro presso il quale avvenivano fiorenti commerci. Per questo il borgo venne munito di una imponente cinta muraria e di torri di avvistamento, divenendo uno dei principali centri fortificati della Lunigiana. Alla fine del XV secolo Fivizzano venne conquistato dalla Repubblica di Firenze che allora si trovava sotto il governo dei Granduchi de' Medici. Tale fu l'importanza economica che Fivizzano raggiunse nel corso dei secoli da divenire nel 1633 sede del governatorato della Lunigiana. Con l'avvento al potere dei Duchi di Lorena Fivizzano perse l'importanza che aveva rivestito nei secoli precedenti, venendo unito amministrativamente al borgo di Pontremoli. Il borgo di Fivizzano potè riconquistare la sua autonomia solo dopo l'Unità d'Italia che avvenne nel 1861 ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia.