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Il Comune di Piazza al Serchio, centro gravitazionale di tutta l'alta valle, si trova nel punto di confluenza delle strade che collegano la Garfagnana con L'Emilia e la Lunigiana. E' caratterizzato da numerose piccole frazioni, di peculiare bellezza, quasi tutte racchiuse entro i due rami originali del fiume Serchio: Soraggio e Minucciano. Le origini di questo centro si perdono nell'epoca preromana, anche se reperti archeologici documentano l'insediamento nell'età Longobarda. Durante il Medioevo Piazza al Serchio conobbe un periodo di forte espansione economica, favorita dall'ottima posizione geografica che gli consentì un notevole sviluppo dei centri abitati. Sul territorio si esercitarono due autorità civili: quella del Vescovo di Lucca, fino al 1700, e quella del Duca di Modena che governò fino all'Unità d'Italia. Per quanto riguarda l'autorità spirituale Piazza al Serchio era sotto la Diocesi di Luni. Fino al 1863 il Comune veniva chiamato "Pieve di Castelvecchio", da un antico castello medioevale "castrum vetus", posto sopra un "doglione", ossia uno dei grossi coni di materiale vulcanico che emergono dal letto del fiume. Il nome Piazza al Serchio deriverebbe da un ampio spazio chiamato appunto Piazza, adibito, nel Medioevo, a mercati periodici che si trovava nella zona dell'attuale Stazione Ferroviaria, successivamente sarebbe stato aggiunto a "Piazza" il nome del fiume. Si racconta che proprio di fronte a questo spazio sorgeva una Pieve molto importante la quale aveva ben 30 chiese sotto la sua giurisdizione ecclesiastica, distribuite sul territorio della Garfagnana. Della vecchia Pieve rimane solo la campana del 1271, rinvenuta durante scavi recenti, e posta attualmente nella chiesa parrocchiale.