Capacità ricettiva

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Minucciano sorge nell'alto bacino del fiume Serchio in Garfagnana. L'economia locale si basa prevalentemente sulla produzione di cereali, ortaggi, frutta, uva da vino e sull'attività industriale di estrazione e lavorazione del marmo. Anche il turismo occupa un posto di rilievo nell'economia locale, potendo contare sia sulla bellezza del luogo che sulla presenza di numerose strutture ricettive qualificate. Il nome della località deriva probabilmente dal nome proprio di persona latino "Minucius", al quale venne successivamente aggiunto il suffisso "-anus" ad indicare "possesso". I primi insediamenti nel territorio di Minucciano venne stabiliti dai Liguri Apuani, i quali vennero successivamente cacciati dai Romani: questi ultimi fondarono un "castrum" sul preesistente insediamento. Dopo la caduta dell'Impero Romano il territorio venne assoggettato dapprima dai Goti, successivamente dai Franchi e infine dai Longobardi. Con le invasioni barbariche l'intera zona si spopolò. L'attuale borgo di Minucciano si consolidò quindi in epoca altomedievale come feudo dei Malaspina, i quali vi dominarono fino al secolo XI. Per via della sua posizione strategica, al confine tra la Garfagnana e la Lunigiana, il borgo di Minucciano fu a lungo conteso tra Pisa, Firenze, il casato dei Visconti di Milano e gli Estensi di Ferrara. Nei secoli Minucciano vide alternarsi al potere dapprima la Repubblica di Pisa, successivamente quella di Firenze, che poi venne riconquistato dai Malaspina, alleati per l'occasione con gli Estensi, i quali vi dominarono per un breve periodo prima che il borgo venisse annesso definitivamente nel 1447 ai possedimenti della Repubblica di Lucca. Entrata definitivamente nell'orbita della Repubblica Lucchese, la località venne eretta a sede vicariale, seguendo le sorti di Lucca fino all'annessione di entrambe al Regno d'Italia, avvenuta nel 1861.