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Lecce è il Capoluogo del Salento estrema regione meridionale d'Italia, una terra tra due mari, l'Adriatico e lo Jonio, con un'unica grande tradizione: l'ospitalità. Lo storico Gregorovius definì Lecce "La Firenze del Barocco". Infatti è proprio il Barocco a caratterizzare: portali, guglie, colonne e balconi del Centro Storico affascinando il visitatore con effetti cromatici e suggestioni dovuti principalmente all'uso di un particolare materiale da costruzione "la Pietra Leccese", una pietra dorata, dura, ma allo stesso tempo particolarmente malleabile, con i risultati che sono sotto gli occhi di chiunque. Certamente uno dei simboli della città di Lecce è la Chiesa di Santa Croce, nelle immediate vicinanze della Piazza S'Oronzo centro e cuore vitale della città, in cui campeggia la famosissima colonna di Sant'Oronzo. Una tappa obbligatoria è la visita del Duomo e della Piazza dell'obelisco, dove ancora una volta il visitatore verrà colpito da un'architettura imponente. Lecce è la città pugliese che più di ogni altra conserva integra la sua identità storica e culturale, domina una grande pianura solo a tratti ondulata, una terra di frontiera posta all'estrema punta orientale della Penisola. Il paesaggio è caratterizzato da immense distese di terra rossa e di brulle pietraie. La provincia di Lecce è la seconda tra quelle pugliesi per numero di abitanti e per densità di popolazione e comprende interamente il settore estremo della Penisola Salentina. Antichissimo centro messapico (Aletium) e poi romano (Lupiae), fu saccheggiata da Totila nel 542, dai Greci nel 547 e poi nel 549 ancora da Totila finché fu lungamente soggetta agli imperatori d'Oriente. Nuovamente devastata dai Saraceni e dai corsari africani, rifiorì sotto il dominio dei Normanni che la fecero sede di contea e ne favorirono lo sviluppo delle industrie e dei commerci. Sotto gli Angioini fu dichiarata feudo dei signori di Brienne che la abbellirono di opere pubbliche e meravigliosi monumenti. Passata poi in possesso degli Enghien e degli Orsini del Balzo, ritornò proprietà degli Aragonesi e infine degli Spagnoli che la cinsero di mura e fortificazioni. Infatti è proprio all'età spagnola che risale l'impianto del nucleo storico di Lecce: nel'500 ha inizio la costruzione di S. Croce e verso la fine del secolo sorgono il Sedile e S. Irene; ma è il '600 che da alla città l'impronta definitiva. Partecipò ai moti del 1821 e del 1848 e nel 1860 entrò a far parte dello Stato italiano.