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Disposta in modo lineare lungo la costiera calabra dello stretto di Messina, ha un aspetto regolare e moderno e può essere considerata una " città nuova ":risorse infatti dopo che il 28 dicembre del 1908 un violentissimo terremoto ebbe distrutto completamente la "Città Vecchia", a sua volta opera della ricostruzione seguita ad un altrettanto catastrofico sisma, quello del 1783. Il suo abitato agli inizi del '900 si estese rapidamente verso il porto, situato a poco meno di 2 km. a nord del nucleo antico, e la città assunse funzioni di crescente rilievo: vi posero sede gli uffici di un dipartimento marittimo e di un dipartimento ferroviario, la soprintendenza per le arti e le antichità delle regioni bruzia e lucana, una stazione sperimentale per i derivati degli agrumi e vi sorsero numerose aziende per l'esportazione di agrumi, di olii e di vini delle riviere e di legno dell'Aspromonte. La popolazione salì quindi con notevole rapidità: da 25.800 abitanti nel 1861 a poco più di 30.000 nel 1881 e a 33.000 nel 1901. Nel 1951, a ricostruzione avvenuta, la popolazione ( 140.734 ab. ) si era quasi quintuplicata rispetto a quella degli inizi del secolo. Al tempo stesso, per effetto di una politica di mera costruzione edilizia, la città assunse un carattere di terziarizzazione abnorme, priva com'era di una base industriale, ad eccezione di alcune attività connesse con il suo ruolo di scalo marittimo e ferroviario e con le produzioni di generi alimentari e di derivati degli agrumi. L'antica Reggio, dopo Cuma la più antica colonia greca in Italia meridionale, fu fondata nello stesso sito della città moderna, da coloni provenienti da Calcide di Eubea e da calcidesi di Zancle ( 730-720 a.C. ca. ). Di origine messenica era il tiranno Anassila ( 494-476 a.C. ) che mise fine al governo oligarchico della città e fu inoltre alleato dei Cartaginesi nella guerra terminata ad Imera con la vittoria dei Greci ( 480 a.C. ). Contemporaneamente vennero meno i legami con la sponda siciliana dello stretto e riprese forza la spinta verso il territorio italico: Reggio entrò a far parte della lega italiota alla fine del secolo V°. In seguito per tutta l'età imperiale fu tra le più importanti città dell'Italia meridionale : dal sec. IV d.C. fu sede con Salerno dei governatori ( correctores ) della Lucania e della Calabria. Sotto il dominio di Bisanzio, la città fiorì economicamente e culturalmente: divenne sede del Duca di Calabria e il centro della chiesa di rito greco dell'Italia meridionale. Nel sec. X ebbe tuttavia a subire ripetute incursioni dei Saraceni, finchè nel secolo XI fu definitivamente strappata ai Bizantini da Roberto il Guiscardo ( 1060 ). In seguito la conquistarono Aragonesi, Angioini, Durazzeschi. Nel 1443, dopo che andò al potere Alfonso il Magnanimo di Napoli, le sue vicende si identificarono con quelle del Regno stesso. Dopo la conquista napoleonica venne eretta in ducato per il maresciallo Oudinot. Prese parte ai moti risorgimentali sollevandosi contro i Borbone nel 1847. Nel 1860 fu occupata dai garibaldini provenienti dallo stretto di Messina. Il terremoto del 1908 provocò 12.000 vittime; pesantissimi danni furono provocati dai bombardamenti del 1943. Fra il luglio del 1970 ed il febbraio del 1971, in particolare, si ebbero dei moti per il mantenimento di Reggio a capoluogo della regione Calabria e contro il trasferimento della sede regionale a Catanzaro. La situazione fu risolta con un compromesso: Catanzaro divenne capoluogo e sede della giunta, mentre a Reggio fu fissata la sede dell'assemblea regionale.