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La ginestra a mò di cuscino si adagia ai suoi piedi delineando figure astratte, ma di intenso e piacevole profumo che il vento di primavera, a seconda che sia di ponente o di levante, trasporta fin nel centro di Satriano, oppure caracolla rapido e discreto fin dove scorre sornione e infido l'ancinale. E' la storia di Satriano, abbarbicata su due speroni dell'ancinale e dell'ancinalesca, disegnando per un verso e per l'altro un originale mosaico con le case or stinte, or vivaci, che si reggono a vicenda per gli storici e caratteristici vicoletti, inizia forse proprio dell'ancinale, o almeno da esso, attraverso trasformazioni linguistiche, deriva il suo nome. Ma fu veramente l'Ancinale a dare il nome all'attuale Satriano? Le teorie, le fonti si contraddicono a vicenda e oggi scoprire il vero sarebbe assai arduo. Una ipotesi da scartare senza dubbio è quella relativa alla fondazione di un castrum ai tempi delle conquiste dei romani che si sarebbero serviti dell'Ancinale per trasportare a valle il legname razziato nelle montagne satrianesi o nelle località vicine. Forse il sito dell'attuale Satriano potrebbe essere relativamente più recente, ma la fondazione della primordiale Satriano ha origine molto più remote e, senza meno, risale ai tempi della colonizzazione greca. Non a torto la tesi più accreditata è quella che designa l'inizio dell'abitato al tempo dell'antico caecinum e basta sfogliare il sempre valido vocabolario greco rocci, dove kaikinos è tradotto ancinale e kaikinos letteralmente in greco antico ha il significato tra due crinali di monti, di colline e corrisponde proprio alla conformazione orografica di Satriano di ieri e di oggi. Tale ipotesi è anche suffragata dalle tracce che si trovano ancora nell'attuale tessuto urbano. Un intero rione porta un nome che sa di greco, di ancinale. E' rione cecinia nella parte alta dell'abitato. Certo è che un agglomerato urbano visse e lavorò lungo la foce dell'Ancinale per molto tempo, potendo facilmente comunicare con il mare e con le altre colonie della magna grecia quali, locri e l'antica gerace. E uno studio satrianese nelle sue ricerche storiche su Satriano scrisse come dal barrio, dal fiore, ed altri, ancenale è l'antico coecimo, rammentato da pausania e tucidide. Lo stesso barrio, stefano e altri tennero parola di una città presso tal fiume, ch'ebbe il medesimo nome. E il barrio su tale congettura non ha avuto mai dubbi. E a sua volta lo scrittore Vincenzo Sia, nella sua Satriano antica città della magna grecia riferendosi alle conclusioni di padre fiore sulle origini di Satriano annota: potremmo affermare che Satriano è stata fondata quasi mille anni prima di Cristo e pertanto, alcuni secoli prima di Roma, da quella popolazione di razza pelagica che i greci stessi trovarono nella parte più meridionale della nostra penisola nella quale vennero a fondare, intorno al sec. VIII a. C. le loro nuove città e che chiamarono enotria per l'abbondanza di vigneti propri di questi luoghi. Bisogna quindi concludere per quanto riguarda le origini che certamente la vecchia Satriano, la Cecinio, si popolò prima dell'estensione dell'impero romano, rivendicando una civiltà ancora più antica e affascinante quale quella della Magna Grecia e di cui ancora esistono, in parte, usi, costumi, parole nel nostro dialetto che richiamano proprio le origini grecale della nostra popolazione, del nostro territorio.