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Sulle origini di Olivadi non si hanno notizie certe. Anticamente il nome del centro era "Olivati", per derivazione dalla parola latina "Oli". Il nome attuale potrebbe derivare dalle parole latine "Olii-Vadum", cioè Guado dell'Olio; questa seconda ipotesi è suffragata dal fatto che a valle del paese, e precisamente nella pianura della "Runci", esisteva un lago artificiale formatosi per la costruzione dello sbarramento chiamato oggi Murorotto. Sulle origini di questa diga le notizie storiche ci riportano due versioni: la prima versione dice che la diga fu costruita in epoca romana, raccogliendo le acque dei fiumi per formare un lago; la seconda versione attrubuisce la costruzione della diga al Conte Ruggero di Altavilla, detto il Normanno, per la realizzazione di una pescaia. Racconta un'antica leggenda locale che fu S.Vito con un colpo di spada a distruggere Murorotto, cio perchè, la diga, secondo il santo, era stata costruita dal diavolo per inondare la zona. A parte la legenda la scomparsa della diga fu certamente dovuta a ingrossamento dei torrenti che fece innalzare il livello delle acque, le quali muovendosi impetuosamente ruppero gli argini. Tornando al lago artificiale si sa di certo che era navigabile, ciò guadabile. Ne sono testimonianza i resti di piccoli porticcioli nelle insenature del lago costituiti da anelli scavati nella roccia dove venivano attaccate le imbarcazioni. Verso gli anni 900 e 1000 la Calabria era sotto il dominio Bizantino. Fu in questa epoca che monaci bizantini trasmisero ad Olivadi il culto per S.Elia (Patrono di Olivadi). Nel 1075 giunsero dalla Normandia e dalla Scandinavia i Normanni, abili guerrieri e navigatori con a capo Ruggero d'Altavilla che in poco tempo occupò la zona. Nel 1130 Olivadi entrò a fare parte del Regno Normanno del Sud Italia, passato poi fino al 1320 come casale di Squillace. Nel 1483 fu inclusa nel regno di Federico d'Aragona, dal 1494 passò al casato della famiglia Borgia e nel 1750 a quella della famiglia dei De Gregorio da Messina. Nel 1806 Olivadi divenne Comune autonomo e fu incluso nel circondario di Gasperina. Olivadi più volte danneggiato dal terremoto, il più rovinoso dei quali fu quello del 1905 che distrusse gran parte dell'abitato.