Capacità ricettiva

Camere n. --
Suites n. --
Bagni n. --
Sale Riunioni: --
Sale Convegni: --

Servizi

Clicca sule icone per vedere le immagini ingrandite
Guaradavalle è una cittadina del versante jonico delle Serre. Si adagia in una valle circondata da colline, alle falde orientali del monte Pecoraro delimitata dalle fiumare Assi e Lunari ed attraversata nel centro dal Patella. Posta al confine sud della provincia di Catanzaro, conta oggi circa 6000 abitanti. Sorse intorno all'anno 1000 quando gli abitanti della Marina per sfuggire alle incursioni Saracene si trasferirono in una vallata del monte Consolino. Guardavalle divenne comune autonomo nel 1799 in seguito all'ordinamento amministrativo del Generale Championnet. Il paese fu attaccato per ben due volte dai Saraceni nel 1555 e nel 1569. In questo periodo, i guardavallesi, per difendere le loro case e le loro terre, costruirononei punti più alti dodici torri di avvistamento, delle quali la torre del Crocco e la torre del Giordano sono state mozzate e radicalmente modificate in abitazioni. La torre Toscano fu scriteriatamente demolita nel 1948. Intatta resta oggi la torre di sopraguardia fatta costruire nel 1486 da Carlo V a Vinciarello. Il piano terra della torre era adibito a scuderia, mentre il piano superiore serviva come alloggio per i soldati. Successivamente nel '700 le scuderie vennero trasformate in magazzini oleari, le cui giare si possono ancora oggi ammirare nel giardino antistante la torre. Delle restanti torri si è persa anche la memoria. La cittadina fu resa illustre dal Cardinale Guglielmo Sirleto, il quale occupa un posto preminente nella storia della chiesa del tempestoso XVI secolo. Egli fu nominato vescovo di S. Marco Argentano nel 1566, ma ben presto fu richiamato a Roma dove partecipò alla preparazione del "Catechismo Romano", alla riforma del "Breviario" e del "Messale". Alla morte di Pio IV rifiutò l'investitura a pontefice preferendo lo studio della Bibbi a, della filosofia e delle scienze e presiedette inoltre alla riforma del calendario giuliano. Quest'illustre personaggio guardavallese, costretto a vivere lontano dalla sua gente, nutrì sempre grande affetto per il suo paese natio, al quale procurò vantaggi economici e politici. In quei tempi, i cittadini erano abbligati a dare alloggio alle truppe militari. Per le misere economie locali e per la moralità paesana, l'arrivo dei soldati era calamità pubblica. Grazie all'intervento del Cardinale Sirleto, i guardavallesi furono esentati da tale obbligo. Di portata maggiore fu il suo intervento presso il Re di Napoli, dal quale ottenne che Guardavalle fosse esentata dal pagamento delle tasse per dieci anni, per essere stata saccheggiata dai turchi.