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Borgia è una bella cittadina della provincia di Catanzaro il cui nucleo abitativo conta 7300 abitanti, sorge su un altopiano collinare a 341 m. sul livello del mare e si estende nella zona precollinare e sul mare Ionio. La cittadina fu fondata nel 1547 dal principe di Squillace G. B. Borgia e ricostruita interamente dopo il terremoto del 1783. Il paese si presenta omogeneo nella sua struttura: case ad un piano o al massimo tre, attraversate da strade larghe, regolari e parallele, che permettono una viabilità ordinata. Il nucleo originario di Borgia sarebbe da collocare nel territorio dello stesso comune, che viene denominato località Roccelletta e sarebbe da collegare con la presenza nel sito della greca Skilletion e della successiva romana Scolacium. Recenti studi hanno però avanzato una nuova ipotesi secondo la quale, le origini di Borgia sono da individuare in un tempo storico antecedente alla fondazione delle suddette città greca e romana. I Greci sbarcando nel VII-VI sec. a.C. sulla costa jonica trovarono una popolazione dedita all’allevamento e alla pastorizia. All’arrivo dei Greci, nel Golfo di Squillace, esistevano dei nuclei residenti sulla precollina e collina in quel sito che prenderà il nome di Palagorio. Si ritiene che il termine Palagorio non esistesse in origine, ma venisse attribuito al villaggio più importante. H.orio di Palagorio di Borgia è da rapportare con H.orio, col il significato di “terre - villaggio”, che i Greci attribuivano ai villaggi indigeni esistenti nel sito di Borgia, aggiungendovi appunto “Pala” per definirli antichi rispetto alla loro venuta. Il villaggio, inizialmente, era organizzato sulle pendenze della collinetta ancora oggi detta “h.orio”, che si trova al km 5 della SS. 384 per Borgia. Il villaggio nel tempo si potenziò estendendosi e assorbendo le poche capanne che si erano localizzate intorno la piazza detta Meghale, pur mantenendo le dizioni originarie, rintracciabili nel rogito di conferma del 1602 del Costituito Casal di Borgia. L’abbandono della città romana di Scolacium avvenuto tra il VII e l’VIII sec. d.C., probabilmente, fece confluire nel villaggio di Palagorio parte della popolazione che cercava rifugio nell’entroterra, dalle incursioni dei Musulmani e dal diffondersi della malaria. Oggi non abbiamo tracce di Palagorio antico, ciò è dovuto al basso livello culturale degli abitanti, che condussero una vita primitiva, su cui poi prevalse la colonizzazione romana. Dell’insediamento stesso non si sono conservate tracce, questo è dovuto al fatto che le abitazioni erano probabilmente costruite in legno; solo un recente scavo fatto nell’area per l’impianto di un uliveto, ha riportato alla luce resti di sepolture che non sono state, purtroppo, localizzate con precisione. Il fattore principale della completa scomparsa del villaggio è quasi sicuramente attribuibile al fatto che per la seconda volta, il 21 gennaio del 1604, Palagorio fu assalita dai barbareschi (forse chiamati dallo stesso Principe G. B. Borgia, vista la cocciutaggine degli abitanti di non voler lasciare il vecchio borgo, per trasferirsi nel nuovo centro del Casal Di Borgia).