Capacità ricettiva

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Il paese sorge in posizione dominante la valle del fiume Basento. Le notizie delle sue origini sono poche e frammentarie.Nel XII sec. fu feudo di Guglielmo Monaco, mentre nel 1265, in seguito alla rivolta ghibellina, divenne casale di Albano e nel XIV sec. rimase per un periodo di tempo disabitato, cominciando poi a ripopolarsi solo nel 1595, quando sul territorio si stabilirono i Carafa.L’abitato cominciò ad estendersi nel 1700, assumendo le caratteristiche di un piccolo centro urbano. Interessante nel paese è la chiesa di San Pietro, con campanile quadrato, il cui interno è caratterizzato da due navate disuguali.Nella chiesa si possono ammirare un altare barocco con interessanti decorazioni in ferro battuto del 1859 ed un organo con cantoria in legno intagliato dipinto del XVIII sec..Caratteristica, per la sua posizione a ridosso delle Murge, è la chiesa di San Rocco. Suggestiva è la cappella di Sant’Antonio situata in una posizione panoramica.Di interesse artistico è anche la chiesa della Madonna del Carmine, di cui si può ammirare il soffitto dipinto nel XVIII sec. da un autore ignoto. Nel territorio sono sparse anche parecchie chiese rupestri, tra le quali interessante è la chiesa di Santa Maria situata in contrada San Leo.Inoltre in località Calvario sono visibili le tracce lasciate dalle bande dei briganti Crocco e Ninco Nanco, che dopo l’Unità d’Italia sconvolsero gran parte dei paesi lucani.Nel territorio di TRIVIGNO, come in tutti i paesi circostanti, è praticata una agricoltura tipica di montagna e sono diffuse anche aziende silvo-pastorali e nei boschi è possibile anche raccogliere funghi e fragoline.