Capacità ricettiva

Camere n. --
Suites n. --
Bagni n. --
Sale Riunioni: --
Sale Convegni: --

Servizi

Clicca sule icone per vedere le immagini ingrandite
Sorta col nome di "Pizini" nell' anno Mille come una piccola fortezza normanna cinta da mura sulle rovine di Acerrona , appartenne nel 1331 alla contea di Potenza, venne ceduta a titolo di feudo ai Sanseverino di Tricarico, ai Caracciolo, ai Muscettola e ai Pignatelli di Marsico.Assunse un importante ruolo nei moti per la Repubblica Napoletana del 1799, infatti si ricorda il nome di un sacerdote: NICOLA CALVINO,martire della rivoluzione e pioniere nella battaglia della Chiesa per l'affermazione dei "diritti umani", ma nonostante ciò cadde il 10 maggio dello stesso anno per mano dei mercenari del cardinale Ruffo. Nel 1857 fu devastata dal terremoto e in seguito il centro abitato si sviluppò fuori dalle mura, in effetti nel corso del Novecento ha sviluppato notevolmente le tradizionali attività zootecniche, rappresentate soprattutto dal settore suinicolo, che negli ultimi decenni ha alimentato un importante comparto agroalimentare. Infine gli ultimi anni del secolo hanno rappresentato per il Paese l'inizio di una promettente valorizzazione dei suoi beni culturali e naturali. Distante pochi chilometri dal Capoluogo di Regione, Picerno si distende su un colle si da consentire a chiunque volga lo sguardo di godere di un suggestivo panorama. Il colle su cui sorge Picerno accolse sin dalla tarda età del ferro alcune popolazioni nomade e successivamente etnie lucane che si insediarono fino al tardo impero. Le sue mura di cinta che furono edificate dalla metà del ´400 alla fine del ´700 andarono lentamente in demolizione a seguito del noto sisma del 1857. Dell´antico Castello sono ancor oggi visibili i resti dei bastioni ed al posto del maniero fu costruita nel 1726 la Chiesa Madre con facciata di stile barocco. La cripta è affrescata con scene della Passione della seconda metà del ´700. Nell´interno è custodita,sul secondo altare destro,una natività del Pietrafesa.