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Il luogo di Francavilla, de pertinentis et districtu monasterii Sancti Nicolai de Valle Clarimontis,compare per la prima volta nel documento del 1 gennaio 1439,che contiene i capitoli concessi dai monaci certosini ai loro vassalli residenti nella "Villa Franca".L'atto di fondazione del nuovo centro abitato ,di cui tuttavia non si hanno tracce ,era stato concesso dal conte Ruggiero Sanseverino tra gli anni 1425-1427. Di questo documento si ha notizia in quello del 20 maggio 1433 della regina Giovanna II: "Et quod possit congregare vassallos et eos collocare in casali Rubri monasterii supradicti et in aliis locis territorii ipsius. Qui quidem vaxalli franci et liberi sint et esse debeant de omni angaria et perangaria . Et quod nulla persona sive dominus aut officialis habeat aliquam iurisdictionem super dictis vaxallis, risi monasterium supradictum".In questo stesso periodo va collocata anche l'autorizzazione data dal conte Ruggiero al monastero di poter riuniri i vassalli in casali Rubri. Con questa autorizzazione e con La Liberazione dei vassalli da ogni tipo di angaria e perangaria, cui si aggiunse nel 1433 L'assenso della regina Giovanna II, poteva dirsi costituito il nuovo centro abitato di Francavilla. La località venne elvata giuridicamente a "Villa Franca":"come essi sono liberi e franchi d'ogni angaria, perangaria reale e personale, come sono franchi e liberi delle persone e della robba e come nullo signore et officiale si debbia inpacciare di loro nulla cosa, eccetto Lo Monasterio ." Il piccolo centro abitato dovevva rappresentare nella zona la tradizione tipèica feudale dei rapporti intercorrenti tra il signore e i rustici, in contrasto con il cives delle università viciniori, che tendevano ad ottenere la loro libertà di azione nel proprio territorio. Tutti coloro che avrebbero divuto prendere dimora nella terra di Francavilla erano tenuti alla prestazione del giuramento di fedeltà quia in terra ipsa feudali ipsius feudatarii recipiunt substantia alimentorum. Perchè poi L'incolato a francavilla fosse di sicuro vantaggio, si richiese la concessione di privilegi e immunità per coloro che avrebbero dovuto soggionarvi, i quali però venivano rigorosamente selezionati dai Certosini. Il 13 gennaio 1439 vi fu pertanto il riconoscimento ufficiale dei diritti signorili del monastero di San Nicola in Valle da parte dei dieci vassalli che avevano scelto di trasferirsi in casali rubri, ma nello stesso tempo si ebbe anche il ricinoscimento di alcune autonomie da parte degli abitanti di Francavilla sia pure limitate e dipendenti dalle immunità e privilegi di cui godeva il monastero.