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Si da per certo che Fardella (situato a 756 mt s.l.m.) abbia preso il nome da una famiglia oriunda di Germania, venuta in Italia con gli Svevi. E' stato luogo fortificato normanno e poi feudo della contea di Chiaromonte, sotto i Sanseverino (il principe Luigi sposò la principessa Maria Fardella). Da altri, si ritiane fondazione longobarda, da cui deriverebbe anche il nome, come diminuitivo di Fara. Molti affermano, invece, che il nome del paese derivi da Falda (recinto in cui i pastori racchiudono il gregge). Il paese è insediato su di una zona che non presenta eccessive pendenze. Ad esso si accede con la SS 104, che attraversa il paese sin dal 1857 e un più recente collegamento immette il traffico sulla superstrada Sinnica. Fardella raccoglie una serie di vantaggi che lo candidano a paese di villeggiatura. E' in una posizione collinare e circondato da boschi ricchi di vegetazione suggestiva come quella, ad esempio, del bosco di Serra Cerrosa, ricco di percorsi interni e punti panoramici e quella del bosco di Mesole. Mentre, all'ingresso del paese, si può definire una "palestra verde" il parco Barbattavio, dove non mancano strutture sportive polifunzionali. A mezzogiorno poi, nella sottostante vallata, scorrono le acque del fiume Sinni e a nord-est quelle del torrente Cannalia. Sorto alla fine del XVI secolo, Fardella ricorda alcuni momenti del suo passato con il cinquecentesco palazzo dei De Salvo, con la Chiesa Madre "S. Antonio di Padova" (protettore del paese, insieme alla Madonna del Rosario, del paese), esistente già nel 1703, crollata per ben due volte per abbassamento del terreno e riedificata e con la villa "Costanza" del 1914. Non trascurabili sono gli aspetti gastronomici del luogo: fusilli, rascatelli, salumi ne rappresentano i piatti tipici. A tavola non manca un abbocchevole vino rosso.