Capacità ricettiva

Camere n. --
Suites n. --
Bagni n. --
Sale Riunioni: --
Sale Convegni: --

Servizi

Clicca sule icone per vedere le immagini ingrandite
Enna, l´unica provincia siciliana a non avere sbocchi sul mare è sita in una magnifica posizione, sul terrazzo di un possente colle che la rende il capoluogo più alto d´Italia, battezzandola "Belvedere della Sicilia" grazie ai suoi meravigliosi panorami. Si raggiunge da due vie, uscendo dal casello dell' autostrada Catania - Palermo: a sinistra si raggiunge direttamente il centro storico con il suo Castello di Lombardia. Il Castello deve il suo nome alla guarnigione di Lombardi che occupavano la città al tempo della dominazione normanna. Scendendo verso il centro, lungo la via Roma, è importante la visita al museo Alessi, di cui conserva il tesoro, con la stupenda corona aurea della Vergine arricchita di pietre preziose. Subito dopo il museo, si incontra il Duomo, voluto nel 1307 da Eleonora d´Aragona e ricostruito dopo il grave incendio del 1446. L' interno a tre navate, è ricco di decorazioni, con uno splendido soffitto ligneo a cassettoni e pregevoli opere pittoriche. Non vanno tralasciate le visite all' ottagonale Torre di Federico e la mitica Rocca di Cerere, non chè il lago di Pergusa, cantato da Ovidio come sede del tratto di Proserpina, ed oggi sede di competizioni automobilistiche. A Enna, il legame tra la storia e il presente è molto sentito nelle tradizioni, parlate, proverbi e feste religiose. E' sufficiente partecipare alla suggestiva manifestazione della "Settimana Santa. Per la sua posizione privilegiata fu abitata fin dalla preistoria. Furono i Sicani ad abitare per primi la città, dopo aver abbandonato l’Etna a causa delle eruzioni. Si deve ai Sicani la scoperta e la coltivazione del grano. Nel V sec. a.C. i Greci colonizzarono la città e vi introdussero il culto del dio Apollo. In questo periodo la citta’ visse in prosperita’ e si incrementarono il commercio, l’agricoltura, le arti e le scienze e vennero battute monete d’oro e d’argento. Nel 397 a.C Enna cadde nelle mani di Dionigi I. e nel 307 a.C. Agatocle, tiranno di Siracusa, conquistò la città. Successivamente Pirro la liberò dal dominio dei Cartaginesi e nel 135 a.C. ci fu la guerra servile promossa e capeggiata dal Siro Euno, prima rivolta degli schiavi che si estese poi per tutta l’Isola. Nel 73 a.C Caio venne inviato in Sicilia, per togliere alla citta tutte le sue opere d’arte, tra cui la statua ennese di Cerere. Nel 29 a.C. venne proclamato l’Impero romano e, dichiarata città municipale, ed Enna cominciò a rifiorire. Negli anni 353-858 d.C poi i bizantini vi trasferirono il comando militare e l’amministrazione, ed Enna diventò un’importante città strategica. Meritò l’appellativo di Inexpugnabilis e, governata dall’emiro Kaid, venne identificata come la nuova capitale musulmana dell’Isola, sede del potere civile e militare. Dal 1040 al 1061 ci furono i Normanni nell’Isola e nel 1130 Ruggero II ripristinò l’antica fortezza costruita dai Sicani: il Castello di Lombardia. Negli anni 1200 -1240 Federico I di Sicilia e II del Sacro Romano Impero costruì la Torre ottagonale, restaurò l’Antico Castello ed aggiunse allo stemma l’aquila bicipite. Dal 1360 al 1400 poi ci fu il dominio Spagnolo, e Castrogiovanni mantenne la sua posizione di città demaniale seguendo per vari secoli le sorti dell’intera Sicilia, finchè nel 1700 cadde sotto il dominio dei Borboni. Nel 1860 Garibaldi sbarcò a Marsala per cacciare i Borboni, e numerosi cittadini di Castrogiovanni si unirono alla spedizione dei Mille. Nel 1893 Nasce il Fascio dei lavoratori e il 6/12/1926, con un telegramma pervenuto al Sindaco della Città, il capo del governo Benito Mussolini eleva la città di Castrogiovanni a capoluogo di provincia. Nel 1927 quindi ci fu il provvedimento formale che assegnava alla nuova provincia 20 Comuni e poco dopo, ridava a Castrogiovanni, ovvero Qasar Yani (Castrum Enna) nome datole dagli arabi, il suo antico nome di Enna. Enna diede i natali a numerosi personaggi illustri. Ricordiamo tra gli altri: Francesco Paolo Neglia, musicista e compositore; Nino Bavarese, scrittore; Paolo Vetri, storico ed affreschista; Napoleone Colajanni, sociologo, giornalista e politico; Giuseppe Alessi, teologo e scrittore; e Francesco Chiaramente, compositore e musicista.