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Subiaco è un comune di 9.290 abitanti della provincia di Roma, a 408 m d'alt. nell'alta valle dell'Aniene, alla destra del fiume. Il pittoresco borgo medievale, costruito a scalinata su una rupe rocciosa che domina la valle dell'Aniene, all'uscita del fiume dalla selvaggia gola calcarea ove si trovano i venerati monasteri benedettini del Sacro Speco e di Santa Scolastica, è centro di altissimo interesse religioso e artistico, nonché turistico. Sono stati identificati avanzi della residenza di Nerone, attorno alla quale si sviluppò il centro, costituita da un complesso di edifici a diverso livello in posizione elevata sulla riva destra dell'Aniene, presso una serie di laghi artificiali; è stato messo in luce un cospicuo nucleo a due piani con grande nicchia absidata e vasti ambienti comunicanti. Le origini dell'attuale abbazia benedettina risalgono agli inizi del VI° secolo, allorché San Benedetto da Norcia, dopo l'esperimento di vita eremitica condotto in un antro presso l'antica villa ivi costruita da Nerone, fondò nella zone del sublacense dodici monasteri per dare ospitalità ai suoi primi discepoli, provenienti in parte dalla nobiltà romana. In seguito (XII° secolo) per iniziativa di insigni abati fu costruito il santuario-monastero del Sacro Speco, eretto sopra l'originaria memoria del santo. Il primo “commendatario” fu il cardinale Torquemada, che il 25 luglio del 1456 promulgò, per incarico di Callisto III, il nuovo Statuto.Nel 1773 il potere spirituale passò a Giovanni Angelo Braschi, eletto poi Papa Pio VI, che operò molto per lo sviluppo di Subiaco, ampliò e trasformò la cartiera, istituì la Biblioteca pubblica, restaurò la Rocca dei Borgia, fece costruire la Chiesa di S. Andrea, il Seminario e rese carrabile l’antica via Sublacense. La popolazione di Subiaco, riconoscente, gli dedicò l’“Arco Trionfale”, inaugurato nel 1789. Quasi certamente questo periodo rappresentò l’epoca di maggior splendore di Subiaco. l’invasione dei Francesi, nel 1798, fece deportare il Papa e i luoghi sacri furono depredati e spogliati degli arredi più preziosi. Si ricordano poi, sia nel 1849 che nel 1867, gli scontri tra le truppe pontifice e quelle di Garibaldi. Subiaco, dopo il 1870, venne a far parte del nuovo Regno d’ Italia. Ci fu la disgregazione del patrimonio della Chiesa e la chiusura di alcuni conventi, tranne i Monasteri di S. Benedetto e di S. Scolastica dichiarati monumenti nazionali. Dal XX secolo la cittadina si arricchisce di nuove strutture che migliorarono il tenore di vita dei sublacensi: fu costruito un tratto di ferrovia che la collegava a Roma, fu impiantata una nuova centrale idroelettrica sfruttando le acque dell’Aniene, fu eretto un ospedale civile e venne costruito un nuovo acquedotto.