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Ardea sorge su una rocca di origine tufacea, in vista delle propaggini occidentali dei Colli Albani, dalla quale domina la zona circostante; il comune è inserito nell'Agro Romano e si estende a sud di Pomezia, con ai lati la veduta dei Castelli romani e del Mar Tirreno, confinando a sud con il comune di Aprilia. Il territorio è caratterizzato da un susseguirsi di collinette di origine tufacea e dirupi a volte anche molto scoscesi, che si addolciscono mano a mano che si procede verso il meridione. La costa, formata da lunghe spiaggie sabbiose, era caratterizzata dalla presenza di dune conservatesi, oramai, solo in alcuni tratti. Il clima di Ardea è compreso nella regione climatica "Tirrenica meridionale", che risente fortemente dall'influenza del Mar Tirreno, la cui distanza massima dall'estremo confine del Comune è di circa dodici chilometri. Il clima è caratterizzato da estati molto calde rinfrescate da venti termici provenienti dal mare, da forti piogge autunnali e primaverili e dalla presenza di correnti umide soprattutto durante l'inverno. A partire quindi dal 1932 l'area circostante fu oggetto di lavori di bonifica idraulica, regimentazione delle acque e appoderamento, curati dall' ONC e dai consorzi di bonifica, cui seguì il ripopolamento controllato del centro e delle campagne circostanti. Il borgo fu praticamente "ri-fondato", pur mantendo essenzialmente tutte le rimanenze architettoniche antiche, parzialmente ristrutturate e ricostruite, e divenne parte del comune di Pomezia (città fondata nel 1939) fin dall'atto della sua costituzione. Solo nel 1970, distaccandosi dal comune di Pomezia, Ardea tornò ad avere la sua indipendenza amministrativa. La città conserva ancora il carattere di centro agricolo, ma a partire dagli anni settanta ha avuto anche un certo sviluppo industriale, soprattutto nella zona lungo la strada provinciale Pontina. Ultimamente il comune ha registrato un notevole incremento demografico, legato soprattutto al fenomeno del pendolarismo favorito dalla vicinanza con Roma e Pomezia.