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Probabilmente, i primi ad abitare la zona furono gli Etruschi, secondo la testimonianza dalle vestigia. Si pensa perciò che fosse un vero e proprio insediamento, nei pressi del colle dove oggi sorge il Duomo, distrutto dai Romani nel 310 a.C. durante la conquista della Tuscia. Con il medioevo la città, più volte piegata dagli invasori, benché pronta a respingere ogni avversario, talvolta anche il forte esercito romano, accolse con umilta' l'arrivo di Federico I Barbarossa nel 1170. Negli anni successivi la città fu assediata dall'imperatore Federico II, ma il card. Raniero Capocci, aiutato dalla giovane Rosa, successivamente canonizzata con il nome di S. Rosa,- organizzò una memorabile rivolta contro il potente imperatore. La seconda metà del duecento fu meno travagliata, fu probabilmente l'epoca più importante per Viterbo, crebbero nobili palazzi, chiese e fontane dalle forme tipicamente medievali, il nucleo abitato si estese notevolmente e la città fu scelta come sede dai Papi costretti a fuggire dal clima infuocato della capitale. A Viterbo vennero nominati alcuni Papi tra cui Gregorio X, Niccolò III e Martino IV, l'ultimo Papa eletto a Viterbo che riportò a Roma, nel 1281, la sede vescovi P.zza del Municipio e la Torre dell'orologio le e con essa quella forza che aveva reso famosa la città. Il periodo rinascimentale vide protagonista la famiglia che cambiò l'ambiente politico in Italia, i Farnese, che seppero così ben gestirsi da raggiungere il più alto livello di ricchezza e potenza. I Farnese, come era loro abitudine, apportarono molte migliorie a Viterbo, costruendo nuove strade, chiese e monumenti rinascimentali. Gli antichi quartieri, ancora oggi ben mantenuti, nascondono storie vere e leggende nelle quali vorremmo perderci anche solo per un attimo o chissà, forse per sempre.