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Il territorio del Comune di Tredozio, delimitato nella maggior parte dalla valle del torrente Tramazzo, ma (per una discreta porzione) travalicante nella più ampia ed importante vallata del fiume Montone, fa parte di quella sub-regione denominata oramai abitualmente "Romagna-Toscana"; e infatti delle due regioni Tredozio conserva molte delle principali caratteristiche sociali, storiche e culturali. E' certo che la valle del Tramazzo ha costituito sempre una zona di passaggio fra la pianura ravennate e la Toscana; gli importanti insediamenti terramaricoli del Bronzo Medio (sec. XV a.C.), rinvenuti nei pressi di S.Maria in Castello, a circa 4 chilometri da Tredozio, dimostrano l'esistenza di una via di crinale da e per la Toscana sullo spartiacque fra Tramazzo e Montone, probabilmente da collegare alla transumanza (soprattutto se si tiene conto dell'importanza che ha la pastorizia in questo periodo storico). Alcuni studiosi affermano che anche Annibale, nel 218 a.C., iniziò l'attraversata dell' Appennino (per scendere verso Roma), proprio partendo dal valico del Monte Busca. La valle comunque doveva essere molto selvaggia e quasi inesplorata, popolata esclusivamente da alcune tribù di Galli Boi, a fatica sopraffatte, nel corso di sanguinose battaglie, dalla potenza espansionistica di Roma. Il territorio rimase scarsamente abitato per tutto il periodo romanico; alcune tracce di insediamenti umani si possono rinvenire ancor oggi lungo il corso del torrente Tramazzo: qualche tomba, una fornace per la cottura di mattonelle ad uso edile proprio nei pressi del centro urbano. Le prime notizie storiche riguardanti Tredozio, o perlomeno il suo territorio, risalgono al periodo Bizantino-Ravennate: da alcuni documenti ufficiali (conservati presso l'archivio dell'Arcidiocesi di Ravenna) si apprende che l'esistenza della Chiesa di San Valentino, la cui amplissima giurisdizione comprendeva anche i territori di Gamogna, è segnalata fin dall'anno 562.