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Savignano sul Rubicone è un comune di quasi 15mila abitanti della provincia di Forlì-Cesena, a circa 30 chilometri dal capoluogo, sulla via Emilia, verso est.Savignano sul Rubicone, già Savignano di Romagna, pare derivi la prima parte del toponimo dalla famiglia romana Sabiniana, mentre la seconda metà la si deve a Benito Mussolini, che pose fine nel 1933 alla controversia sul nome attribuendo a Savignano lo storico fiume. Ancor oggi la diatriba sul toponimo è aperta. In epoca romana il fiume segnava il confine tra il territorio romano e la Gallia cisalpina. Il primo nucleo abitativo della futura Savignano, il Compito (Compitum) ,sorse lungo quella che sarà la via Emilia ,all’incrocio con la via Regina che da Sarsina giungeva a Ravenna. Nel 187 a.C. il console Emilio Lepido fece tracciare la via Emilia, mentre nel I° secolo a.C venne eretto il ponte consolare sul Rubicone, che resistette per circa 2000 anni cedendo poi ai bombardamenti tedeschi della seconda guerra mondiale. Il decadimento dei centri urbani dovuto alle invasioni barbariche portò un cambiamento radicale nell’organizzazione territoriale: dalla pianura e lungo i fiumi, le popolazioni si spostarono sulle colline, determinando un abbandono dell’agricoltura. Vaste zone della pianura romagnola, non più curate dai contadini, si impaludarono e la malaria cominciò ad imperversare. Anche la vallata del basso Rubicone divenne palude e selva e i futuri "savignanesi" si ritirarono sul monte Gaggio e sul colle di Castelvecchio, che sovrasta l’attuale centro di Savignano. Su quest’ultimo colle fu costruito un castello in un’ottima posizione strategica (sovrastava la via Emilia e il ponte consolare sul Rubicone). Il villaggio doveva essere florido se nel 1085 era soggetto alla signoria di un certo Alberto Savignani, di nobile famiglia bolognese.