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La storia di Soragna risale a tempi antichissimi. Ma è con l'arrivo dei Longobardi che nel 712 d.C. il nome "Soragna" comparve per la prima volta in un documento ufficiale. Sul finire dell'XI sec. due famiglie si stabilirono a Soragna: i Pallavicino ed i Lupi, questi ultimi di origine cremonese. Il territorio venne diviso in due: ai Pallavicino restò l'odierna Castellina, ai marchesi Lupi l'attuale Soragna. Una convivenza tutt'altro che pacifica, stando alle cronache, tanto che già nel 1200 i Lupi fortificarono il proprio castello per difendersi dai potenti vicini. Dopo alterne vicende che portarono i Lupi a perdere più volte il possesso delle proprie terre, i marchesi chiesero l'investitura feudale dei loro possedimenti, che da libero allodio, cioè bene personale, diventa parte integrante dell'Impero. Tale investitura porta la data del 20 settembre 1347 a firma di Carlo IV. Passarono tuttavia ancora parecchi anni prima che i Lupi potessero entrare a Soragna e riprendere possesso delle proprie terre. Di particolare importanza per la storia del paese è la nomina di Giampaolo IV a principe del Sacro Romano Impero, nomina avvenuta nel 1709 da parte dell'imperatore Giuseppe I. Soragna divenne così uno stato autonomo, con diritto di battere moneta in qualsiasi metallo; si sottrasse al predominio spagnolo ed alle mire egemoniche dei Farnese che non vedevano di buon occhio tale politica. Con l'entrata in vigore del Codice Napoleonico (1/7/1805) cadde l'istituto del feudo come entità giuridica ed amministrativa, e passò al Comune con a capo un Sindaco di nomina governativa. Anche ai giorni nostri un Meli Lupi abita la Rocca. E' il principe Diofebo VI, che aprendo le magnifiche sale dell'avito castello a visitatori, convegni ed importanti avvenimento culturali, ha reso il palazzo un vivo protagonista del presente e del futuro di Soragna, e non un muto testimone di un glorioso passato.