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Capolouogo di comune in provincia di Parma, situato dove il canale Lorno si immette nel Parma. Splendida cittadina della Bassa Parmense, Colorno è la dimora farnesiana più sontuosa, del Ducato di Parma e Piacenza, situata a nord di Parma a pochi chilometri dal Po. Il nome di Colorno deriva dalla posizione originaria del paese alla confluenza del Lorno nel torrente Parma: "Caput Lurni", a capo del Lorno. Nel II sec. a.C. la colonizzazione romana interessò il territorio. Nel Medioevo i monaci benedettini bonificarono il terreno recuperandolo all'agricoltura. Dal 1337 al 1611 Colorno fu feudo dei Da Correggio, dei Terzi e dei Sanseverino. Con Barbara, la più famosa di quest'ultima famiglia, il castello divenne sul finire del 1500 importante centro di cultura. Dal 1612 al 1731 Colorno passò ai Farnese, duchi di Parma, che verso la fine del '600 vi edificarono la loro residenza estiva. In tale periodo vennero apportate radicali trasformazioni al Palazzo Ducale ed al Giardino e furono costruiti importanti edifici, tra cui l'Aranciaia. Nel 1748 il Ducato di Parma passò ai Borbone, iniziando così un nuovo periodo felice per Colorno, sia dal punto di vista urbanistico, che artistico e culturale, tanto da meritare il titolo di "Versailles dei Duchi di Parma". Nel 1802, con l'annessione alla Francia, Parma divenne un dipartimento dell'Impero napoleonico. Con Maria Luigia d'Austria, seconda moglie di Napoleone, nel 1816 Parma ridivenne capitale del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla e Colorno residenza estiva ducale. Nel 1861, dopo l'Unità d'Italia, iniziò un periodo di spoliazioni e di abbandono, cui si è iniziato a far fronte soltanto nella seconda metà del nostro secolo.