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Montescudo, immerso nel verde ed in posizione collinare (386 m.t. s.l.m.) nella Valle del Conca, con ottima vista sulla riviera romagnola, da cui dista solo 16 km. , è raggiungibile da Rimini lungo la provinciale n. 41 e da Cattolica e Riccione transitando per Morciano di Romagna. Il nome più antico di Montescudo è Rio Alto forse perché ai suoi piedi scorrono il Conca ed il Marano; in seguito diventò Mons Scutulus, Montescudolo, Montescutello ed infine Montescudo. Le origini non sono ben note; si pensa ai Celti ,agli Etruschi . In una località, alla periferia del paese,chiamata monte Godio, fu trovata una statua in argilla , alta circa 1 metro, che probabilmente doveva rappresentare una divinità etrusca. Nell’ anno 1874 , scavando in prossimità della Chiesa di S. Biagio e S. Simeone , furono rinvenuti i resti di scheletri giganteschi (Celti ?) e parte di colonne e tombe romane.Il centro storico conserva una massiccia cinta muraria, la torre civica risalente al 1300, una straordinaria e singolare ghiacciaia, i camminamenti, i passaggi segreti che dalla torre di vedetta lato mare portano alla rocca, il pozzo, la ripida scalinata ed il grande ed intatto braciere. Durante i lavori di restauro nella parte orientale delle mura, bastione centrale, il 31/05/1954 vennero trovate 22 medaglie raffiguranti Sigismondo ed il Tempio Malatestiano contenute in un vaso di terracotta.