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Monghidoro è un comune di 3.613 abitanti della provincia di Bologna. È uno degli otto comuni membri della Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi. Sullo spartiacque che divide la valle del Savena da quella dell'Idice, sorge il nucleo urbano di Monghidoro e si snoda, tra il verde panoramico dell'Appennino tosco-emiliano, la storica Strada Statale 65 della Futa che congiunge la Bologna medievale alla Firenze rinascimentale. Il territorio del Comune di Monghidoro si estende per circa 4820 ettari; le quote altimetriche variano da un minimo di 400 metri slm a nord-est, ad un massimo di 1290 metri slm a sud, corrispondenti alla cima dell'Alpe, considerata zona particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico. La conformazione geolitologica, in cui predomina il Flysch arenaceo-marnoso, conosciuto appunto come "formazione di Monghidoro" e consistente nell'alternanza di banchi di arenaria con strati marnosi, ha consentito in passato l'apertura di numerose cave e il lavoro di valenti scalpellini. Altra attivita' di rilevante importanza, esercitata nel monghidorese fino agli anni cinquanta, collegata alle risorse naturali, fu quella che si svolgeva all'interno dei numerosi mulini presenti sul corso dei torrenti Idice e Savena e dei loro affluenti. Oggi alcune vestigia ben conservate, ne consentono una suggestiva rivisitazione, da effettuarsi con una salutare camminata, all'interno di uno scenario naturale ancora incontaminato (la strada dei mulini). La storia di Monghidoro si perde, almeno per quanto riguarda il toponimo, ai tempi degli Ostrogoti, dei Bizantini, dei Longobardi e delle loro scorrerie lungo lo stivale italico; più o meno tredici secoli fa, quando uno stanziamento di Goti sulle nostre montagne fu sufficientemente duraturo da passare ai posteri il toponimo "Mons Gothorum" (Monte dei Goti) da cui derivò, molto probabilmente, Monghidoro.