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Il nucleo centrale del territorio, oggi Bentivoglio, nell'età medievale era denominato Ponte Poledrano dovuto al passaggio di puledri ("poledri") sul ponte del canale Navile: quest'ultimo, costruito nei primi decenni del 1200 (i lavori di risistemazione sono stati varati nel 1224) come diramazione del fiume Reno, partiva da Casalecchio e attraversava la città di Bologna per poi continuare verso Malalbergo, sfruttando un vecchio alveo del torrente Savena, per poi confluire di nuovo nel Reno. La storia e lo sviluppo della località di Bentivoglio sono strettamente legate al canale Navile: lungo il suo percorso sorsero numerosi edifici fortificati tra i quali appunto la Rocca di Ponte Poledrano fatta costruire dal Comune di Bologna nel 1390 di fianco al Mulino, anche questo sorto nel 1300 sul percorso del Navile, a difesa del confine verso i marchesi d’Este di Ferrara. Il nome Bentivoglio dipende dall'omonima nobile famiglia bolognese, che qui fece costruire, proprio di fianco alla rocca, il castello denominato "Domus Jocunditatis" destinato a luogo di divertimento, per la caccia con i cani e i falconi, e per la pesca, e risale almeno al 1501, quando Giovanni II Bentivoglio (1443-1508) citò nel proprio testamento un certo Giacomo Balduini da Bentivoglio.Le origini di Bentivoglio sono da ricercarsi in epoche piuttosto remote. In particolare bisogna arrivare alla civiltà villanoviana per trovare le prime documentazioni di insediamenti abitati sul nostro territorio: nella frazione di Saletto, 4 km a nord-est del capoluogo, sono infatti state ritrovate alcune tombe a cremazione databili nel 930 a.C. e una stele del VI secolo a.C. ma solo con l’arrivo dei Romani si ebbe la prima bonifica delle terre paludose dell'attuale territorio di Bentivoglio.