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Argelato è un comune di quasi 9 mila abitanti della provincia di Bologna. Comprende gli abitati di Argelato, Casadio, Casette di Funo, Funo, Malacappa, Volta Reno, San Donnino e San Giacomo, che dal punto di vista amministrativo sono suddivisi nel capoluogo, denominato Argelato (che comprende anche le località San Donnino e San Giacomo), e le frazioni Casadio (che comprende anche la località Malacappa), Funo (che comprende anche la località Casette di Funo). Argelato e il suo territorio sono profondamente legati al corso del fiume Reno, alla cui destra si estendono, come dimostra l'origine del toponimo - anticamente Argelata - legato alle caratteristiche geomorfologiche del terreno, sia che si faccia riferimento alla sua argillosità, sia che si voglia richiamare ai lavori di arginatura necessari a contenere gli straripamenti del fiume. Le vicende del luogo in epoca alto-medievale afferiscono al frazionamento, attorno al X secolo, del cosidetto Santus Planus, un grande latifondo posto a sud del Po’ di Ferrara fra i territori di Mantova, Modena, Ferrara, Bologna e Ravenna, suddiviso in masse, a loro volta costituite da feudi, retaggio della omologhe unità terriere della romanità. In questo ambito Argelata, che rientrava probabilmente nella "Massa Tauriana" (l'odierna San Giorgio di Piano), passò dapprima alla Chiesa bolognese, poi a Bonifacio di Toscana e da quest'ultimo alla figlia Matilde di Canossa. La celebre concesse nel 1105 la chiesa di San Michele "presso il castello di Argelata" all'episcopato bolognese con il diritto di riscossione delle decime.