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Bologna, capoluogo dell'Emilia Romagna, è una città unica. Irripetibile. Punto d'incontro di varie civiltà, l'antica Bonomia romana - erede dell'etrusca Felsina poi occupata dalle tribù celtiche dei Galli Boi - come la Bologna medievale, rinascimentale e moderna, è sempre stata la culla di fermenti intellettuali artistici e scientifici. Già in epoca romana - quando era annoverata fra le cinque "opulentissime" città d'Italia - venne definita dal poeta Marziale Culta Bonomia, ossia, con quasi mille anni d'anticipo, con lo stesso attributo di "Bologna la dotta", risalente al Medio Evo e tuttora famoso. E questo grazie alla presenza del glorioso Studio, la più antica università europea, fiorita attorno al 1088, al cui prestigio internazionale contribuirono insigni maestri del diritto (i "glossatori", dei quali si conservano accanto alla chiesa di S. Francesco e S. Domenico i preziosi mausolei) e di altre discipline. La loro fama richiamò a Bologna migliaia di studenti da ogni nazione, tra cui futuri papi e sovrani e nomi celebri come quelli di Thomas Becket, Dante, Boccaccio, Petrarca, Erasmo da Rotterdam, Copernico. L'Università di Bologna - che nell'800 ebbe fra i suoi docenti Giosué Carducci e il fisico Augusto Righi, di cui fu allievo un altro grande bolognese, Guglielmo Marconi, che, nel 1895, nella sua villa di Pontecchio a breve distanza dalla città, compì i primi esperimenti di radiotelegrafia - ha celebrato nel 1988 i nove secoli di vita. Grandi innamorati di Bologna, della sua cultura, del suo stile di vita, furono celebri scrittori di ogni tempo come Montaigne, Montesquieu, Goethe, Byron, Stendhal, Dickens e Burchkardt. Il suo centro storico è uno dei più conservati d'Europa e il secondo in Italia dopo quello di Venezia. Il tessuto edilizio, dominato dalle moli delle antiche torri, da quelle delle grandi chiese medievali, rinascimentali e barocche, dei palazzi pubblici dei secoli XIII e XIV e delle grandiose residenze senatorie erette fra il '500 e il '700, è scandito da interminabili teorie di loggiati. Con gli oltre 40 Km di porticati, da quelli in legno delle case romaniche a quelli gotici del '300 e '400, da quelli armoniosi della Rinascenza e dell'età barocca a quelli pittoreschi delle case più modeste, la città offre un'antologia architettonica seducente e di grande effetto scenografico. Inoltre Bologna possiede il portico più lungo del mondo: quello di 666 archi che, inerpicandosi per 3 Km e mezzo sul colle della Guardia che domina la città, raggiunge il santuario della Madonna di San Luca. Oggi ne restano una trentina fra cui il monumento simbolo di Bologna, le Due Torri: la Garisenda, singolare per la sua pendenza e l'Asinelli, alta 98 metri, la più alta costruzione in muratura del Medio Evo in Europa. Cuore pulsante di Bologna, è Piazza Maggiore, una delle più suggestive d'Italia, su cui si affacciano la mole austera della cristianità, e i superbi palazzi delle antiche magistrature civiche: il Palazzo del Comune, dominato dalla statua di Gregorio XIII, il papa bolognese, riformatore del calendario; quello del Podestà,su cui svetta la Torre dell'Arengo; quello dei Notai; quello dei Banchi con l'armoniosa fronte rinascimentale del Vignola; quello di Re Enzo che ospitò fino alla morte in dorata prigionia, il figlio dell'imperatore Federico II catturato nel 1249 dai bolognesi alla battagliadella Fossalta; la Fontana del Nettuno, forgiata alla metà del '500 dallo scultore fiammingo Giambologna, è una delle più belle del Rinascimento.