Oggi  visitiamo "Parco del Conero"

Unica emergenza (572 metri) a picco sul mare da Trieste al Gargano, in simbiosi con le città di Ancona e Camerano, e con i centri turistici balneari di Sirolo e di Numana, il monte Conero è il cuore dell' omonimo Parco Regionale. Istituito nel 1987, ma gestito solo dal 1991, è un' oasi ambientalista che si estende per 5800 ettari di area protetta, con luoghi di grande suggestione: la baia di Portonovo, la spiaggia delle "due sorelle", il belvedere nord, Pian Grande, pian dei Raggetti...18 percorsi escursionistici che si snodano tra corbezzoli, ginestre, lecci, pini, nella magia della macchia mediterranea.

Numerose specie di uccelli presenti, alcuni dei quali rari, assieme ad una ricca presenza faunistica. Le tantissime piante che costituiscono la macchia mediterranea sono qui protette e rappresentano un terzo dell'intero patrimonio floristico delle Marche. Numerose le testimonianze d'arte: Santa Maria di Portonovo, San Pietro al Conero, l'Antiquarium sulla civiltà picena a Numana, insieme a specifici itinerari geologici di singolare interesse.
Incastonata nel verde della macchia mediterranea e lambita dal blu dell' Adriatico, la Chiesa di Santa Maria di Portonovo, eretta in candida pietra del Conero, gioiello di architettura romanica e fusione dell' architettura a croce greca con le forme della basilica latina, sta a ricordarci che nel 1034 fu edificato, in questo splendido luogo, un Monastero.
Sulla sommità del Conero, fra lecci e corbezzoli, sorge la Chiesa di San Pietro, costruita nel medioevo dai benedettini, annessa ad un convento, oggi in gran parte trasformato in albergo. La struttura conserva ancora forme e stile delle sue origini, bianca e minuscola come vuole lo stile romanico; foglie di acanto, bacche di pino, e motivi floreali, sono intessuti nelle pietre. Sotto il coro si cela la cripta dove si costudivano le reliquie. I viali ed i sentieri, tracciati dai Monaci, sono ancora percorribili e conducono a stupende escursioni.
A Portonovo, troviamo la torre di guardia, un manufatto che ricalca fattezze quattrocentesche, risalente al 1716, la cui funzione era di avvistare eventuali scorribande di pirati e contrabbandieri. Divenuto rifugio del poeta anconitano Adolfo De Bosis, frequentato anche da Gabriele D' Annuzio, oggi appartiene ai suoi eredi, ed é centro di iniziative culturali. Sempre nella baia di Portonovo, sorge la fortezza napoleonica, costruita nei primi dell' 800, allo scopo di impedire l' approdo alle navi inglesi.
Il Parco mette a disposizione dei suoi ospiti il Centro-Visite, una struttura polifunzionale, capace di soddisfare il primo contatto tra i turisti e la zona, nel periodo estivo, e maggior integrazione coi residenti durante tutto l' anno. Quì vengono date informazioni ed organizzate gite guidate secondo i 18 itinerari escursionistici del Parco; il centro si occupa inoltre, di gestire mostre tematiche ed incontri serali coi turisti.
Tratto dal sito ufficiale della regione Le Marche - Parco del Conero

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