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Atessa presenta una superficie comunale di 110,03 kmq, 10.000 abitanti, e sorge a 433 m slm. Abitata fin dall'epoca preromana, si è sviluppata come luogo di sosta del Tratturo Magno; attualmente è un centro agricolo e industriale. Il borgo, disposto su due colli, mantiene intatte le caratteristiche di un tempo: tra palazzi sette-ottocenteschi, spicca la chiesa di San Leucio, la cui facciata trecentesca ha tre portali ogivali e un rosone a ruota, ornato da piccole sculture raffiguranti l'Agnello, i simboli degli Evangelisti e San Leucio. L'interno, a cinque navate, presenta cimeli storico-artistici e religiosi, quali l'importante arredi ligneo barocco, il settecentesco busto argenteo di san Leucio, un crocifisso ligneo (XVIII secolo) di scuola napoletana, un importante ostensorio argenteo di Nicola da Guardiagrele (XV secolo), una croce processionale argentea (XV) secolo e messali istoriati e antichi codici, custoditi nella stanza del Tesoro di San Leucio. Vi si conserva una gigantesca costola fossile di mammifero, trovata nei dintorni, che la leggenda assegna a un drago che infestava le campagne del circondario, ucciso da San Leucio. Sono da vedere anche la chiesa di San Domenico, con portale marmoreo del Seicento e, all'interno, la statua in terracotta del Santo; in prossimità della Villa Comunale, un cippo in cotto dedicato a San Cristoforo e innalzato nel XVII secolo per un voto fatto dalla cittadinanza durante la pestilenza. Particolarmente sentite, per gli atessani, sono le tradizioni religiose della Settimana Santa: preceduta dai sepolcri e da latri riti, la manifestazione maggiore è la Processione del Venerdì Santo.