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Con una superficie comunale di 57,18 kmq, il paese che fonda la propria economia sull'agricoltura, si trova non distante dal parco nazionale dell'Abruzzo. Si presume che l'uomo abitasse la zona sin dalla preistoria. Nel XI secolo il borgo era compreso nella contea dei Marsi. Sin dalla preistoria sono documentati manufatti litici rinvenuti nelle immediate adiacenze dell’attuale abitato. La prima menzione risale però al secolo IX. Nel 1150 il paese era feudo del Conte Ruggero di Albe. Passo’ poi sotto i Piccolomini e i Pignatelli. Fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1915. Posto alle falde del Monte Monna Rapanella il paese conserva testimonianze di arte notevoli. Importante è la chiesa di S. Maria delle Grazie con portale del Cinquecento e S. Maria Nova con all’interno altari barocchi ed un organo del 1745, tele moderne di R. Tommasi Ferroni e L. Ventrone, la torre ducale e palazzo Botticelli con un antiquiarium ed un Museo della cultura materiale.