Capacità ricettiva

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Il Centro fu edificato presumibilmente dagli abitanti di Aufinum, che si ritirarono in questi luoghi per evitare le razzie barbariche. Nel III sec., Capestrano fu feudo di Tolomeo di Raiano, per poi passare, nei secoli seguenti, a Pietro Conte di Celano, od Antonio Piccolomini ed infine entrare a far parte nel XVI sec. del Regno di Napoli,divenendo possedimento mediceo. Oggi centro agricolo in provincia dell'Aquila, 43 km a ESE del capoluogo, a 465 m nell'alta valle del Tirino. Comune di 43,08 km2 con 1064 ab.; produzione di zafferano, uva, mandorle, olive, ortaggi, cereali; allevamento ovino; piccole industrie di trasformazione. Nella necropoli di Capestrano si rinvenne la celebre statua di arte italica detta Guerriero di Capestrano (Chieti, Museo Archeologico Nazionale) del sec. VI a. C. Raffigura un guerriero armato rigidamente eretto e sostenuto da due pilastri, uno dei quali con un'iscrizione picena. Sul volto ha una maschera, forse funeraria. Il largo copricapo è interpretato da alcuni come uno scudo posto sul capo del guerriero defunto.