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Piccolo paese al centro della Val Pescara dedito all’agricoltura. Il toponi mo del comune deriva dalla famiglia Valignani che a lungo ne ha avuto possesso. L’ipotesi di un’antica presenza romana viene avvalorata dal ritrovamen to di reperti, avvenuto nella prima metà dell’ ‘800, in cui furono rinvenuti un sarcofago, pio scomparso, recante l'epigrafe “Iulia filia Iulii Caesaris” e monete in oro e argento risalenti all’età romana. Il toponimo compare, per la prima volta, nel IX secolo come "Castello di Turri". Proprietà della Contea di Chieti, passò alla contea di Manoppello, dopo un intervallo in cui era stato proprietà dell’Abbazia di S. Clemente a Casauria. Appartenne quindi a vari feudatari, tra cui gli Orsini; nel 1469 fu concesso da Federico d’Aragona a Filippo Giacomo Valignani. Ai suoi eredi appartenne fino al 1807; a loro si deve la redazione delle pandette (anno1761), conservate nell’Archivio comunale e la denominazione attuale del paese.In posizione aerea, su uno sperone di arenaria. Fuori dell'abitato, vicino al cimitero, è la chiesa dei SS. Giovanni e Vincenzo (sec. XI) in forma basilicale, dalla facciata in stile romanico; tre navate scandiscono lo spazio del suggestivo interno, in cui si conserva la statua di S. Giovanni, protettore della gola. L’altra chiesa del paese dedicata a S.Stefano Protomartire, è stata ricostruita nel ‘900.