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Adagiato su un colle nelle vicinanze del fiume Cigno, il paese basa la propria economia sull'agricoltura. Una curiosità storica: il borgo, nel XV secolo, fu donato dal re di Napoli alla città di Chieti. Citato per la prima volta nel IX secolo, il paese divenne feudo dei Raone di Pulliano. Nel 1461 vanna donato dal re di Napoli alla città di Chieti. Passò poi sotto i Leognani - Fieramosca. La posizione collinare del paese gli conferisce un aspetto ridente. Ancora parzialmente cinto dalle mura antiche, conserva nella chiesa di S. Stefano un gioiello, capolavoro dell’arte romanica abruzzese. Si tratta di un ambone del 1166 che presenta interessanti rilievi attribuiti a Nicodemo, autore dell’ambone di S. Maria del Lago e di S. Maria in Val Porclaneta.