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Montecarotto ha un territorio comunale di kmq. 24,08 a cavallo della serie di colline che dividono le vallate dell'Esino e del Misa, nella zona subappennina della Provincia di Ancona, ed è incluso nei confini della Diocesi di Jesi e del suo Mandamento. Entra a far parte della storia documentata a cominciare dai primi decenni del secolo XIII. La collina di Montecarotto fin dall'origine fu luogo di confine e di incontro tra il territorio di Senigallia e quelli di Jesi. Pur avendo acquisito da molti secoli la connotazione di uno dei sedici castelli del Contado i Jesi, Montecarotto rappresenta idealmente l'incontro tra la vallata dell'Esino e quella del Misa. Il Panorama che si ammira dalle mura di questa cittadina è splendido: lo sguardo è in grado di abbracciare quasi tutta la provincia di Ancona, accarezzando le vallate di fiumi sino ad incontrare le cime appenniniche e la Gola della Rossa. Se infatti il suo toponimo allude ad una antica rocca diruta (Mons Arcis Ruptae) posta a difesa di una località strategicamente importante, della cui esistenza attestano tuttora i resti su cui è costruita la chiesa collegiata del paese, nulla peraltro è possibile dire sull'epoca e a chi detta rocca debba attribuirsi. Pertanto non è possibile avanzare ipotesi sulla esistenza di questo centro nel basso Medio Evo. Si possono invece cogliere e seguire indizi che alludono a presenze e influenze bizantine e longobarde nel territorio (che fu poi montecarottese), presenze che preannunciano il sorgere di quegli insediamenti di cui si avranno memorie e prove nei secoli successivi al Mille.