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Appignano del Tronto si colloca nel mezzo di una zona trapunta di viti e di alberi di olivo, tra i quali affiorano, di tanto in tanto, rupi e scoscesi calanchi, solitari protagonisti di un affascinante paesaggio. La caratteristica tipica del territorio, che è solcato dalle acque del torrente Chifenti, si basa sulla coesistenza di questi contrasti, del resto molto comuni nelle zone adiacenti alla vallata del Tronto. Nella chiesa romanico-gotica di S.Michele Arcangelo, edificata da maestri lombardi nella prima metà del '400, rimaneggiata a più riprese nei secoli successivi, sono presenti il reliquario della Croce, pregevole lavoro di oreficeria del '400 ed una tavola di Vincenzo Pagani raffigurante l"'Assunta" (1559). S.Giovanni Battista, dominato da uno slanciato e cuspidato campanile trecentesco, è un pregevole edificio romanico-gotico in cotto dalla facciata quadrilatera nella quale, accanto a un portale rinascimentale e a un bel rosone, coesistono archetti gotici. Nell'interno a tre navate si può ammirare "la Pentecoste" (1589), dipinto su tela di Simone De Magistris ed una pietra trecentesca. Affreschi del Trecento adornano l'interno della chiesa dell'Assunta.