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Il toponimo è composto dal termine "rocca" e dall'idronimo "fluvione". La storia si perde in tempi remotissimi. Il territorio era abitato sin dal neolitico, come dimostrano alcuni reperti (elmi, asce, lance, lamine, pettorali, fibule) conservati nel museo archeologico di Ascoli Piceno. La probabile presenza dei Marsi, in aiuto di Ascoli, in guerra contro Roma, avrebbe dato il nome a Marsia ed a Marsicono, i corsi d'acqua che la bagnano, scendendo da Vallicella. A partire dal sec.XI, tutta la zona di Fluvione passò sotto la giurisdizione di Farfa, che favorì un notevole sviluppo economico, culturale e soprattutto religioso, come testimoniano le numerose chiese tra le quali quelle di Marsia (cripta VIII-IX sec.), Casebianche, Scalelle, Pastina e Pedara, che sono di particolare pregio artistico (sec. XIII-XIV). Nel corso del basso medioevo, quando le istanze comunale indebolirono il rapporto con Farfa, il territorio passò sotto l'influenza di Ascoli Piceno, e nel sec. XIX, fu al centro della insurrezione popolare, che intendeva tutelare i diritti della Santa Sede sui suoi ex territori ("brigantaggio").